Visualizzazione post con etichetta arrosti. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta arrosti. Mostra tutti i post

lunedì 22 dicembre 2014

Le 10 ricette ideali per il pranzo di Natale


Quella che sta iniziando oggi è la settimana più importante -dal punto di vista enogastronomico- di tutto l'anno. Chissà quante persone nelle scorse settimane, e ancora in questi giorni, stanno pensando, valutando e cercando materie prime e cibarie di ogni tipo. 

Anche dal punto di vista del blog, questo è il mese più frequentato, aumentano le pagine visualizzate alla ricerca della ricetta perfetta o di una semplice ispirazione. Per facilitare il compito ho pensato di riassumere in questo post, con i relativi link, le ricette più visitate a cui sono più affezionato e sicuramente adatte anche per il Santo Natale  e Santo Stefano, ecco in ordine casuale la mia top ten (più un extra bonus)






























ed infine  per chi desiderasse un Natale più "alternativo" ed etnico suggerisco




Extra Bonus: una piccola idea antipasto/aperitivo che in questo ultimo periodo sta ricevendo parecchi consensi in negozio, 



Con queste ricette spero di aver fornito qualche idea nuova  e utile  per le vostre feste in famiglia. Ora mi aspettano gli ultimi tre  giorni di full  immersione pre festivi... 
con l'occasione auguro a tutti buone feste.

mercoledì 29 ottobre 2014

Involtini di Arista alle noci e zucca


Ottobre come tutti ben sanno è il mese della zucca e complice anche la festività "adottata" di halloween c'è un incremento di ricette a base di zucca. Un ingrediente che ben si presta per molteplici preparazioni dai primi ai  secondi e perfino alcuni dolci. Anche su queste pagine sono passati un orzotto, una minestra, uno stufato di manzo, e una calamarata, il tutto ovviamente con la zucca come ingrediente principale.  E anche quest'anno non poteva mancare una ricettina a tema:

Involtini di Arista con noci e Zucca

A scanso di equivoci specifico che per arista intendo maiale, scelta che a mio avviso si sposa molto bene con le noci e ancora di più con la zucca. Al contrario la vitella sarebbe stata una carne che non avrebbe retto il contrasto di sapori, mentre il manzo sarebbe stato troppo saporito.

Veniamo alla preparazione: tagliare delle fettine molto sottili di arista,  adagiare al centro della fettina una piccola porzione di farcia composta da macinato di maiale magro condito con poco sale, parmigiano e alcune noci finemente tritate. Avvolgere il tutto e fermare con uno stuzzicadenti.



Per la cottura fare sciogliere una noce di burro in una padella ben calda, appena sciolto  aggiungere il trito di mezza cipolla rossa e quando  inizia a sudare, mettere gli involtini facendo rosolare bene la carne per un totale di circa 10 minuti. 

Dopo che avranno preso un bel colore dorato, aggiungere un bicchiere di latte e continuare la cottura per altri 10 minuti e comunque fino a quando il latte avrà tirato creando una salsetta omogenea.

Cinque minuti prima della fine cottura aggiungere le noci tritate e i pezzetti di zucca, amalgamare il tutto, regolare di sale e/o pepe e servire in tavola.



Avvertenze e Consigli:
 prima di unire la zucca agli involtini é preferibile cuocerla  a pezzi in forno a 180° per circa 20 minuti.
Per chi desiderasse un sapore più "strong" al posto del trito di carne di maiale come ripieno può mettere l'impasto delle salsicce.


venerdì 20 dicembre 2013

Filetto di Maiale alle Castagne

Ormai sono lanciatissimo nella sezione "arrosti"  con questo post siamo ormai al terzo consecutivo.
Il  Filetto di Maiale alle Castagne è un'idea semplice e veloce per chi durante le feste
vuole un piatto originale, gustoso e facile da preparare senza dover ricorrere ad "effetti speciali"
per sorprendere gli ospiti.


E' sufficiente trovare un bel filetto di maiale, il suo peso può variare da 600 grammi fino al kilo, che sarà sufficiente dalle 4 alle 6 persone. Una volta pulito e sistemato si barda con della pancetta, (o lardo) in modo che la cottura non lo asciughi troppo, una volta legato e condito è pronto per essere cotto in tegame.


Dopo aver scaldato l'olio d'oliva, è necessario rosolare bene il filetto in tutti i suoi lati in modo da sigillare la carne e mantenere i succhi all'interno. Quando ha raggiunto un bel colorito si sfuma il tutto con del buon vino bianco secco. Si continua la cottura per 30 minuti aggiungendo rosmarino salvia e/o alloro (o altre erbe a gusto personale) avendo cura di non far asciugare la carne e rabboccare di vino qual'ora ce ne fosse bisogno. 
Per questa ricetta ho usato delle ottime castagne  tostate e surgelate che ho unito negli ultimi minuti di cottura, quanto basta per ammorbidirle e farle insaporire con il sugo della carne. In alternativa se usate quelle fresche è consigliabile metterle subito dopo la rosolatura della carne, e farle cuocere insieme al filetto. Dopo la cottura, far riposare il filetto per alcuni minuti quindi tagliare a fette alte e servire insieme alle castagne e al fondo di cottura.


Con questa ricetta inizia anche il consueto periodo di riposo (del blog)  dovuto alle feste natalizie quindi con l'occasione vi porgo tutti i migliori auguri per un felice e sereno Natale,  e un magnifico anno nuovo, ci sentiamo nel 2014 .
Tanti auguri a tutti.

lunedì 16 dicembre 2013

Giambonetto di Agnello ripieno di Castagne e Pistacchi

Continua il "mood" arrosto creativo dopo l'ultimo post  del maiale con broccoletti e salsiccia (dove c'è anche un riassunto delle altre versioni) questa volta ci spingiamo più in alto, abbiamo creato il
Giambonetto di Agnello ripieno di castagne e pistacchi

Il procedimento è molto semplice dopo aver scelto un bel cosciotto di agnello si disossa con cura lasciando solo il piccolo osso finale (che servirà per ricordare la "forma") il resto viene riempito con una farcia composta da  vitello, parmigiano, uovo e ovviamente pistacchi e castagne intere.

mentre per gli altri tipi arrosti poteva andar bene anche la cottura in tegame, per il giambonetto è tassativa la cottura in forno (circa un'ora)  magari accompagnato anche da delle classicissime ed intramontabili 
patate al forno (la sua morte)

In alternativa si può accompagnare con una salsa di castagne e/o crema di  pistacchi, io  per il "collaudo" mi sono tenuto sul classico e non ha sfigurato. Più avanti magari ci saranno altre versioni e abbinamenti, intanto
la potete prendere questo giambonetto come idea per le feste natalizie ;)


giovedì 3 ottobre 2013

Maiale Affumicato (Kaiserfleisch) e crostini di Birra Spalmabile

Del  Kaiserfleisch (carne dell'imperatore) ne ho parlato svariate volte: qui, qua, e anche qui,




Questa volta la scusa per cucinare delle bistecche di maiale affumicato alla griglia è stata una novità appena arrivata in negozio, ovvero la Birra Spalmabile, con la quale ho preparato dei crostini per accompagnare appunto il kaiserfleisch. Infatti la birra ben si abbina con questo tipo di carne, sia in cottura che al bicchiere. L'idea di un accompagnamento "solido" era troppo stuzzicante, ed ecco qui. Ovvio che è solo una prova, più avanti cercherò anche accostamenti più efficaci e sorprendenti.


La birra spalmabile è prodotta dal birrificio Alta Quota (Rieti) in collaborazione con la Cioccolateria Napoleone. Ha la consistenza di una gelatina e il sapore della birra! Due le versioni prodotte "chiara" e "scura" una più delicata l'altra dal gusto più deciso. L'uso in cucina può essere svariato come antipasto/aperitivo su crostini, oppure  abbinata con formaggi, per sposarsi molto bene anche con torte, crostate e biscotti.




Nel blog del sito Carni Magini, potete trovare tutto l'assortimento Alta Quota.

lunedì 15 aprile 2013

Galletto Speziato

A volte è veramente strano come certe preparazioni riscuotano più successo del previsto, e in modo  del tutto inaspettato. Come ad esempio questi galletti speziati che se non fosse per le continue richieste dei clienti non mi sarei mai sognato di farci un post qui sul blog. 


E che forse ormai sono abituato a molte cose, per noi "banali",  invece sono una vera svolta per gli altri. ma andiamo con ordine e vediamo di cosa si tratta. 

Si sceglie un bel galletto (tipo amburghese) i nostri vengono dalla toscana e/o emilia romagna e sono una bella variante ai classici polletti magri e con poca carne, infatti questi in gergo vengono definiti "bambole".


Una volta aperti, puliti, sciacquati e asciugati sono pronti per la preparazione e il condimento con ben otto (8) spezie, nell'ordine: salvia, rosmarino, aglio, peperoncino, timo, pepe nero, fior di finocchio, pepe rosa.
Sembrano troppe ma essendone  solo cosparsi leggermente il condimento non risulta affatto invadente.
 Per concludere sistemiamo una fettina di pancetta sul petto (non guasta mai: farà insaporire la carne e manterrà morbida la parte che tende a seccarsi di più)


I modi di cottura posso essere i più svariati:  al cartoccio, al forno con patate, sul barbecue (aperto) noi consigliamo al tegame prima con un goccio d'olio poi sfumato con del  vino oppure del succo di limone e acqua a  fuoco lento per circa un'ora. (invece al forno si calcola circa la metà)
Come già accennato in precedenza, contorno obbligatorio: patate al forno -con tanto rosmarino-
e buon appetito!!!









mercoledì 18 aprile 2012

Petto di Vitella alla Fornara

Del Petto di Vitella ne avevo già parlato "didatticamente" qualche tempo anni fa in questo post. Personalmente penso che, tra gli arrosti di vitella, questo pezzo non abbia rivali, ecco perchè quando ho dovuto festeggiare il mio compleanno (a proposito, grazie ancora Giulia) l'ho voluto come protagonista del pranzo.

Come a volte accade, per preparare delle cose buone è richiesto poco lavoro. Per ottenere un ottimo petto di vitella non c'è bisogno di fare tante cose, ma solo di avere un po' di tempo a disposizione (circa 2 ore e mezza) da dedicare alla sua cottura.


Infatti il lavoro "grosso" lo farà il vostro macellaio, perchè una volta pulito e rifilato, è pronto da condire e mettere al forno. Tuttavia per comodità sarebbe bene farlo anche disossare, perchè in questo modo una volta a casa risulterà più pratica la cottura e piu agevole il successivo porzionamento nei piatti.


Quindi una volta dissosato e inciso a dovere (sia per cuocerlo meglio che per far insaporire bene la carne) deve essere condito come se fosse una porchetta: rosmarino e salvia in abbondanza un po' di aglio (senza esagerare) un pizzico di finocchiella e i classici sale e pepe.


A questo punto si mette in forno già caldo e senza olio (è una carne abbastanza ricca di grasso) ma solo con un bicchiere di acqua e uno di vino bianco, e si manda avanti come detto per 2 ore e mezza. Di tanto in tanto sarà necessario girarlo (affinchè si rosoli bene su entrambi i lati) e bagnarlo nuovamente quando il liquido va esaurendosi. Una volta cotto si lascia riposare qualche minuto e poi è pronto per essere servito con il suo sughetto.


Se non avete tempo, il petto di vitella è un arrosto che può essere cotto anche un giorno prima, e risulterà buono e morbido (proprio perchè ha una carne grassa e magra) come appena fatto.

Vedrete che poi la vostra pazienza davanti al forno sarà ripagata con un grande successo dai vostri ospiti, è una carne che piace proprio a tutti.


Ringrazio per le belle foto Elisa, di Kitty's Kitchen

mercoledì 21 dicembre 2011

Anatra ripiena alle Castagne

Ci siamo, fra pochissimi giorni sarà Natale e sono sicuro che moltissime persone (me compreso) sono ancora in alto mare: regali da finire, cene di auguri, spese varie, menu da ideare.... insomma il solito stress natalizio, arrivato in pochissimo tempo. Non sembra anche a voi che le vacanze estive siano (ahimè) finite l'altro ieri ????

Beh ormai c'è poco da fare e per quanto mi riguarda questi ultimi giorni saranno un vero afterhours in negozio perciò vi lascio con una ricetta tipicamente natalizia (nonchè la più richiesta fra le nostre preparazioni) ovvero:


L'anatra (disossata) ripiena alle castagne




La preparazione è semplicissima (anche perchè pensiamo a tutto noi) infatti l'anatra viene disossata completamente (lasciando solo l'ossicino della coscia e dell'aluccia, in modo che comunque abbia la forma tipica) poi viene riempita con una farcia di vitello, parmigiano, uova, prosciutto cotto e castagne intere.


Una volta riempita viene coperta con qualche fetta di pancetta condita con le nostre erbette miste e legata ben bene.
Infine la cottura: 2 ore al forno (senza olio) dapprima solo in teglia per rosolarla bene
(220°) poi in una pirofila con acqua e vino bianco, quasi a fine cottura unire altre castagne per insaporirle e servire come accompagnamento all'anatra.


Come detto, questa preparazione è una fra le più vendute, anche se non è Natale
senza un buon bollito e il brodo per i tortellini ! Ma per chi volesse affiancare al lesso (o sostituirlo con un altro piatto) oltre all'anatra ci sono tante varianti tutte con il ripieno alle castagne : la Tacchinella, la faraona, e il cappone.





P.s.: Un grandissimo ringraziamento va ad Elisa che -come al solito- ha fatto delle stupende foto, e sicuramente ha reso più bello ed interessante questo post, grazie!!! (mentre l'ultima con l'anatra da cruda è opera mia e si vede)


Bene, da parte mia non mi resta che augurarvi un felicissimo Natale a tutti voi !!! Passate buone feste e ci sentiremo presto. :-)

sabato 19 febbraio 2011

La Fracosta di Vitello

Come periodicamente accade, ecco il post "didattico" che aspettavate :) . Devo dire che sono anche quelli che preferisco perchè cerco di rendere accessibile a tutti la conoscenza dei tagli della carne e il loro utilizzo (la mia "mission"), e sono anche orgoglioso del positivo riscontro che leggo nei vostri commenti ...grazie !!! Ma bando alle ciance, veniamo subito al dunque, oggi si parlerà della famosa

Fracosta di vitello

famosa, perchè ne ho già scritto a proposito dello spezzatino (2) e del bollito (2) e forse anche dell'arrosto. La fracosta altro non è che il collo del bovino, quindi come si può ben vedere dalla prima e ultima foto è un pezzo molto complesso, ricco di grasso, nervature e cartilagini. Inoltre non è molto compatto e tende a dividersi una volta pulito.
Con questa premessa si può pensare che non trovi impiego in cucina, al contrario è un pezzo molto versatile che si presta a tante preparazioni, ma deve essere cotto bene e a lungo.


Dopo la suddivisione in più parti, dalle quali si ricava anche la corona (ne parlerò a breve giro di post) l'utilizzo principale che otteniamo dalla fracosta è quella di arrosto, che ha il pregio di essere morbidissimo ma lo svantaggio di presentarsi con una fetta non compatta, quindi se non per gli ospiti, può essere un perfetto arrosto ad uso familiare.

Inoltre sempre in questa versione legata si può unire al bollito ottenendo una carne lessa morbida, succosa e saporita. Infine se si desidera uno spezzatino tenerissimo la fracosta (e in particolare la già citata corona) non vi deluderà.

Come detto in precedenza questo è l'uso che ne facciamo, ma in commercio si possono anche trovare delle bistecche di questo pezzo. Noi preferiamo ottenerle solo dal quarto posteriore.
Lo stesso discorso fatto fin qui vale anche per il manzo, solo che i tempi in questo caso si raddoppiano poichè come si sa, il manzo per essere cedevole deve stracuocere.


domenica 7 novembre 2010

Arrosto di Vitella ripeno alle Castagne


L'arrosto è un vero classico della cucina italiana... specialmente poi per il pranzo domenicale con parenti e amici o per i giorni di festa. Tra le varie versioni esistenti, mi sono già occupato di quello ai carciofi ai funghi porcini, alle noci e una variazione sul tema, ovvero una tasca.

Pochi giorni fa invece ho cucinato questo
arrosto ripieno alle castagne.

Avevo già preparato qualcosa di simile tempo fa, ma non era ripieno, le castagne erano
usate solo come accompagnamento. Questa volta invece ho riempito una bella fetta di vitello
(ottenuta dal campanello) con dei marroni.

Ovviamente se si fossero messe solamente le castagne il risultato sarebbe stato disastroso, per questo bisogna incorporare il ripieno con una farcia. Personalmente l'ho composta con del macinato di vitello, uova e parmigiano ma ci possono essere anche altre varianti a seconda dei gusti (con salumi o senza formaggi o maiale e salsiccia) l'importante e fare attenzione a non coprire il gusto delicato delle castagne.

Infine si passa alla cottura, la migliore in questi casi e al tegame (quando sono fette cosi magre il forno secca troppo a mio avviso) prima con poco olio per rosolare poi acqua, vino e aromi per mandare avanti (circa 1 ora e mezza). Ho unito anche alcune castagne fin dall'inizio per ottenere poi la crema (frullandole insieme al fondo di cottura) da unire alle fette, però è carino anche lasciarne alcune solamente morbide, da unire gli ultimi 10 minuti di cottura, per guarnire poi il piatto.

Buon Appetito !!!

martedì 8 giugno 2010

"Filetto" di Maiale alle Albicocche

Come tutti ben sapete il maiale in generale è una carne molto apprezzata per varie ragioni, prima di tutto è più saporita rispetto al manzo (per non parlare della vitella) al giorno d'oggi non è più una carne particolarmente grassa, è molto versatile e si unisce bene a tutte le verdure, infine ma non meno importante può essere abbinata ad agrumi e frutta.

Proprio a proposito di questi due ultimi elementi, tempo fa avevo proposto l'arista all'ananas e il carrè in agrodolce . Questa volta avevo voglia di provare qualcosa di ancora più "particolare" e lasciando da parte le inflazionatissime prugne ho preparato il :

"Filetto" di maiale alle Albicocche


Filetto virgolettato perchè il giorno che ho deciso di fare questa ricetta non avevo un filetto vero e proprio a disposizione, per questo ho rifilato un pezzo di prosciutto dandogli una forma tondeggiante e legato molto bene e stretto con del filo alimentare.

Si cuoce in tegame come un classico arrosto (prima l'ho insaporito con sale, salvia e rosmarino) olio per rosolare bene poi si fa sfumare con del vino e si aggiunge un po' di acqua (stavolta avevo a disposizione un brodo leggero) deve cuocere per 30-40 minuti. Poco prima della fine ho aggiunto le albicocche pulite e denocciolate (vista la stagione meglio fresche altrimenti vanno bene anche quelle secche) e fatto cuocere insieme per circa 10-15 minuti.

Quando è pronto si possono lasciare una parte di albicocche intere e frullare il restante con il sughetto della cottura per ottenere una "crema" :


Infine si può scegliere se presentare il piatto con la crema oppure solo le albicocche intere oppure con entrambi. Se non riuscite a trovare il filetto, l'arista può essere un degno sostituto, anche se a mio avviso il filetto oltre che più morbido è anche più "elegante" per presentare il piatto.


Per quanto riguarda questo abbinamento devo dire che per me è stata una vera sorpresa, ha incontrato il mio gusto molto più delle due precedenti ricette.

L'albicocca ha un gusto meno invadente e più rotondo, che si sposa benissimo con il maiale soprattutto nella forma di "crema".

Se volte stupire gli amici con un abbinamento particolare senza rischi questa è la ricetta giusta (e basta con le prugne) :-)


venerdì 28 maggio 2010

Lo Sbordone di Vitello

Lo Sbordone di vitello è un taglio che si trova nel quarto anteriore e più precisamente nella spalla. Qualche tempo fa parlando del fiocco ho elencato tutti i pezzi che compongono questa parte, lo sbordone era l'ultimo rimasto.


Come si può vedere dalla foto sotto, è l'ultima parte (sulla destra), proprio attaccato all'armone (che si riconosce per la forma leggermente schiacciata) e forse è stato chiamato così proprio perchè "sborda". Altri nomi di mia conoscenza per questo pezzo sono
Girello di Spalla e Rollino.


Spero che dalle immagini si riesca a capire la sua forma, comunque è tendenzialmente rotonda, più appuntita da un lato e più basso dall'altra, il suo peso può variare da 800 gr. fino a 1.2 Kg.

Una volta pulito e rifilato dai pezzetti di carne in eccesso viene legato,
poichè è una parte indicatissima per fare l'arrosto. Infatti è molto magro
come il Girello ma al contrario di quest'ultimo non rimane per niente
stoppaccioso quindi visto che siamo anche nel periodo estivo è da prendere
in considerazione anche per ottenere un vitello tonnato.


Nulla ci vieta di ricavare da questo pezzo anche un ottimo spezzatino o magari del buon brodo ma la sua "morte" come detto è arrosto*, magari accompagnato con le patate....e servito di domenica :-) :-)

Buon Appetito !!!


*lo sbordone di manzo può essere utlizzato anche per cotture
più lunghe (brasati, spezzati e sughi)

mercoledì 10 febbraio 2010

Filetto di Maiale in "crosta" di pane



Un aspetto importante del mio lavoro, è cercare sempre qualcosa di nuovo e appetibile da proporre ai clienti. Già ad inizio stagione ci abbiamo provato con i Sofficini e gli Straccetti adesso invece ecco a voi l'ultima new entry del nostro (già vasto) assortimento di arrosti & c. : il

Filetto di Maiale in "Crosta" di Pane

Ho virgolettato crosta in quanto potrebbe trarre in inganno facendo immaginare una pasta sfoglia o cose simili, invece stiamo parlando di pane vero e proprio.

Infatti per preparare questo piatto occorre una baguette di medie dimensioni o anche un grande sfilatino. Dopo averlo aperto e svuotato dalla mollica, si riempie con uno leggero strato di salsiccia (solo su un lato) sul quale poi si adagerà il filetto condito da varie spezie.

Infine si chiude come fosse un grande panino, si barda con della pancetta (anche fresca, ma noi abbiamo preferito mettere quella di cinta stagionata homemade)

Per la cottura: Prima di consegnarlo al cliente, avvolgiamo il tutto con la carta forno e lo stringiamo bene. Quindi bisognerà solo cuocerlo per circa 45' minuti in forno a 180° (senza alcun liquido od olio) una volta pronto e scartato (se necessario) si può dorare per 5' minuti con il grill.

Inutile farvi immaginare la bontà di questo piatto,

provate solo a pensare al pane che assorbe gli umori della carne e della pancetta

e diventa un tuttuno con il filetto e la pasta della salsiccia...inoltre è anche molto bello da presentare e vi farà fare un figurone con i vostri ospiti (procurandovi minimo impegno)
















giovedì 28 gennaio 2010

Brasato 2

Questo è un post particolare.

Diciamo pure un "atto d'amore" verso la carne....eh si perchè l'agomento brasato è stato trattato neanche troppo tempo fa in questo post.

Quindi la ricetta è la stessa -niente di nuovo-, il motivo di questo bis è motivato solo dalla foto qui sopra scattata così, quasi per caso, e che mi è subito piaciuta.

Mi trasmette succulenza e tenerezza, il pezzo in questione è il piccione, che pur essendo magro dopo una cottura di svariate ore ha assunto questa bella consistenza.

L'ho voluto fermare cosi, senza intingoli, contorni e decorazioni un atto dovuto alla bellezza & bontà di questo cibo... (oddio adesso sto facendo le dichiarazioni d'amore al cibo come Lui, sarà grave???)

A voi che ve ne pare??????

lunedì 16 novembre 2009

Arrosto di Vitella ai Funghi Porcini

Scartabellando tra le vecchie pagine virtuali di questo blog, mi sono accorto di aver preparato nel tempo quasi tutti i tipi di arrosti : c'è stato quello con le noci , con le castagne, una versione molto tradizionale e per finire anche una tasca .


Trovandoci nel pieno della stagione autunnale ho voluto preparare quest'

Arrosto di Vitello ai Funghi porcini


Per prima cosa è necessario trovare una bella fetta magra e tenera per avvolgere la "farcia", in questo caso (come nell'arrosto di carciofi) ho scelto il campanello che ha tutti requisiti necessari.

Quindi ho preparato il ripieno utilizzando della carne macinata di vitello unita con dell'uovo, poco parmigiano, sale e pepe e pezzetti di funghi.

Un volta ben chiuso e legato l'ho insaportito esternamente con un misto di erbe, poi cotto in tegame con la solita procedura (prima olio per rosolare, poi un bicchiere di acqua e vino bianco per un'ora abbondante).

Lasciare riposare, e tagliare con un coltello liscio. L'arrosto va servito insieme ad altri funghi "trifolati" per dare il giusto equilibrio, in quanto la modesta quantità che va nel ripieno risulterebbe poco appagante per questo bel piatto.

Infine decorare con una bella spolverata di prezzemolo fresco e Buon Appetito.

sabato 27 giugno 2009

Vitel Tonnè


Ora che siamo finalmente entrati in estate, e il caldo continua, mi sembra giusto proseguire sull'argomento piatti freddi. In particolare mi sono accorto che in tutti questi anni di blog ancora non ho mai parlato del Vitel Tonnè.

Il vitello tonnato è il re dei piatti freddi a base di carne, un vero e proprio classico che è sempre presente sulle tavole, ma non stanca mai e piace a tutti. Oserei anche dire che spesso "risolve" tante cene tra amici mettendo tutti d'accordo, anche a chi non piace troppo la carne.

Anche questo piatto (come tutti quelli freddi) può essere preparato con largo anticipo (anche il giorno prima). Il pezzo che consiglio (e ho usato) è il girello di vitello ma a seconda della disponibilità e dei gusti può anche andare bere la noce di vitello o il piccione.

La ricetta classica e originale prevede di bollire il pezzo di carne scelto insieme al tonno, alcuni capperi e pochi filetti di alici (attenzione al sale!). Occorre far bollire il tutto per 1 ora e mezza affinchè la carne sia ben cotta e gli altri ingredienti ridotti quasi ad uno stato di crema.

Dopo la cottura separare l'arrosto dal condimento, far freddare entrambi e inziare ad affettare in modo sottile l'arrosto di vitello. Se la "crema" (tonno,capperi e alici) risultasse troppo grossolano è consigliabile frullare il tutto per 10 secondi solamente in modo da non fare una poltiglia ma lasciare al condimento il giusto "spessore". In questo modo abbiamo ottenuto la salsa tonnata.

Se la crema risultasse troppo "separata" si può aggiungere poca maionese alla volta finchè non si raggiunga il giusto grado di consistenza. Infine disporre a strati sul piatto di portata alternando le fette di arrosto alla salsa tonnata.

Guarnire con sottaceti od olive.


Questa ricetta ha molte versioni e sicuramente ognuno ha la sua preferita, io ho cercato di seguire il metodo classico, personalizzando e rendendola più semplice e leggera. In fondo bastano pochi ingredienti ma tutti di ottima qualità per la riuscita di un buon piatto.


In alcuni casi è possibile anche utilizzare il metodo di cottura classico al forno o tegame, il vitel tonnè risulterà più appetitoso e saporito (inoltre può essere un valido "riciclo" quando avanza l'arrosto della domenica :D)