La guancia di manzo (o guanciola) è, da sempre, un pezzo "povero" assimiliato al quinto quarto, ovvero tutto quello che rimaneva dopo aver diviso l'animale nei classici 4 quarti (due anteriori e due posteriori) dai quali si ricavano i primi tagli.
Col tempo (e il benessere) questa prelibata parte è andata in disuso, tuttavia negli ultimi anni ha riconquistato terreno, essendo utilizzata da chef e ristoranti che hanno voluto far riscoprire piatti della tradizione dimenticati, oppure ricette innovative create con parti "povere".
La guancia è ricca di sangue e "nervature" gelatinose (un po' come
l'armone) quindi, diventa cedevole solo dopo una lunga cottura. Per questo motivo, è particolarmente indicata per
bolliti o come ho fatto io, per un
Brasato di Guanciola di Manzo
Quindi si dovrà immergere il pezzo di carne -un giorno prima- nella marinata composta dal Barolo (se vogliamo attenerci alla ricetta classica, ma potrebbe andare bene anche un buon chianti o un ottimo cesanese come ho utilizzato io).
Oltre al vino per la marinata occorono: carota, sedano, cipolla, alloro e pepe in grani.
Il giorno successivo, rosolare come un classico arrosto con olio, e una volta dorata aggiungere la marinata.
Lasciar cuocere minimo 2 ore...ovviamente più cuoce e più diventa buona, fino a diventare talmente tenera che si sflalderà con la forchetta.
A fine cottura filtrare la marinata e lasciare ridurre sul fuoco, quindi nappare le fette sul piatto di portata.

Buon Appetito