mercoledì 25 maggio 2011

Tartare di Manzo allo Zenzero ed Erba Cipollina


Esattamente tre anni fa mi cimentai per la prima volta con la tartare ero ancora alle prime armi (sia di blog che in "cucina sperimentale") e rivedendo oggi il risultato mi viene anche un po' da sorridere. Che santa cosa è l'esperienza...


A parte questa piccola premessa, veniamo alla crudità in oggetto : l'abbinamento tra la carne di manzo e lo zenzero con erba cipollina è stata un folgorazione. Tutto è partito da una cena recentemente fatta presso l'Acquolina dove lo chef (Giulio Terrinoni) ha preparato una tartare di ricciola con i suddetti ingredienti, il risultato neanche ve lo dico: un equilibrio sorprendente e gusto unico.

Rimunginando più volte su quel piatto, ho pensato che se un pesce, seppur saporito e deciso, ha tenuto bene il confronto con degli ingredienti cosi particolari, allora avrei potuto provare anche con la carne. Detto fatto.

Ho preso una bella fetta di filetto (circa 200 gr.) tritandola a punta di coltello, poi ho aggiunto qualche filo di erba cipollina tritato finemente e una grattugiata di zenzero. Ho amalgamato il tutto con un goccio di olio, sale e pepe. Adagiato il composto in un coppapasta e ho decorato come si vede in foto.

Se la ricciola mi ha fatto impazzire questa tartare non è stata da meno, l'importante è non esagerare con le dosi del condimento, a mio avviso e anche meglio andare "scarichi" in modo da non coprire il sapore della carne.

Visto che andiamo incontro alla stagione calda e questo è un tipico piatto estivo, provatela anche voi (e fatemi sapere) oppure sono ben accetti suggerimenti, consigli e altre versioni di tartare....intanto:

Buon Appetito !!!

sabato 7 maggio 2011

Involtini alla romana

E' un puro e semplice caso che, anche questa ricetta, come l'abbacchio di poco tempo fa, si un piatto tipicamente romano. Ma come tutte le cose "casarecce" alla fine sono le più buone.

Il concetto degli involtini alla romana è semplice, ovvero comporre 2 portate con una ricetta sola. Infatti nelle case dei nostri nonni quando ancora non c'era il benessere attuale si cercava con ingredienti semplici di ottenere il massimo risultato. Quindi si preparavano gli involtini con delle belle fettine di manzo riempite di sedano e carota inseguito venivano cotti nel sugo di pomodoro che sarebbe servito poi anche per condire la pasta.

Questo in origine, io ho apportato delle modifiche e semplificato il procedimento.


Ma andiamo con ordine e partiamo dalla carne. Come detto, siccome è prevista una cottura al sugo è indicata la carne rossa (di manzo) altrimenti si sarebbe usata la vitella come feci in questo caso. La pezza è il taglio che ho usato, richiede un po' più di pazienza e lavorazione, per sgrassarla e ridimensionare le fettine per creare un involtino fatto bene, ma la morbidezza del taglio è incomparabile.



Tuttavia si può utilizzare il girello, o controgirello o la noce.

In seguito ho fatto un trito di sedano e carota (anche se c'è la variante di inserire dei pezzettini interi nell'involtino)


prima di adagiare il composto nella carne ho foderato quest'ultima con una fettina sottile di mortadella. (la mia prima variante, nella ricetta originale si usa il prosciutto crudo)


Infine ho chiuso per bene l'involtino (ripiegando anche i bordi in modo che non fuoriesca la farcia) e ho fissato con uno stuzzicadente.


Quindi si passa alla cottura: in una padella capiente ho messo della cipolla tritata finissima col poco olio d'oliva a rosolare gli involtini, poi ho aggiunto un po' di composto del ripieno (carota e sedano) e fatto sfumare con un bicchiere di vino bianco. Come detto in precenenza ho semplificato la ricetta, perchè non mi interessava ottenere il sugo per la pasta, ma tutta via un poco di pomodoro ben ci stava, perciò dopo che il vino si è asciugato ho aggiunto dei pomodori freschi che ho portato a cottura giusto il tempo necessario per ottenere il risultato della foto a inizio post.


Se invece volete attenervi alla ricetta classica aggiungete della passata e fate cuocere a fuoco lento finchè il pomodoro non si sarà ben addensato (circa 1 ora).
Mi sembra giusto ricordare che questi involtini, come molte altre preparazioni, ilgiorno dopo diventano ancora più buoni e saporiti quindi ilmio consiglio è di abbondare mentre li preparate...e

Buon appetito!!!