venerdì 29 febbraio 2008
Il Lardo di Cinta Senese
martedì 26 febbraio 2008
Risotto Zafferano Taleggio & Speck
giovedì 21 febbraio 2008
Lo Strutto
martedì 19 febbraio 2008
La Torta LemonCocco di Tulip
- 150 g farina
- 50 g di farina di cocco
- 200 g zucchero
- 100 g burro
- 3 albumi
- 1/2 bicchiere di latte
- 1/2 bustina lievito per dolci
- 1 limone
- zucchero a velo
Sciogliere il burro, quindi montare gli albumi a neve ferma, aggiungendo poco alla volta lo zucchero, come a voler fare una meringa.
In un'altra ciotola mescolare farina, latte , burro sciolto, la buccia grattuggiata del limone e il suo succo e il lievito. Quindi aggiungere il cocco e mescolare bene.
Solo alla fine aggiungere mescolando con una spatola, piano piano dal basso verso l'alto, gli albumi. Imburrare ed infarinare lo stampo, versarvi il composto e mettere in forno a 180° per circa 40 minuti. (per vedere se è cotta è consigliabile la prova stecchino).
venerdì 15 febbraio 2008
Ristorante Il Pagliaccio
Le cappesante, crema di riso e spinaci : sicuramente il piatto esteticamente più bello. Grande gioco consistenze, sapori e spezie (sono riuscito a riconoscere anche del latte di cocco) ottimo.
Lombo di maialino in crosta di cereali, insalata di champignon e porcini saltati. Sapori più classici, un pò troppo secco il maiale (forse un pezzo leggermente più grasso avrebbe giovato) buona l'idea.
Pre-dessert: gelatina (o emulsione) di arance, gelato all'olio e olive marinate. Da mangiare contemporaneamente... tutto il mediterraneo in bocca.
Carpaccio di ananas, timballo di riso al cioocolato, sorbetto di ananas e banana. In questo dolce c'erano tutte le cose che preferisco: riso, cioccolato, frutta gialla... cosa chiedere di più. Grande abbinamento dolce-frutta.
Per tutti i menu degustazione, c'erano i vari vini in abbinamento, non volendo esagerare troppo (anche perchè i ricarichi mi sono sembrati eccessivi) ho scelto una bottiglia, ma non sapendo bene cosa avrei mangiato mi sono buttato sulle bollicine, sempre per volare basso ho scelto un Coppo Brut Riserva 2001. Purtroppo servito in calici e non in flute che hanno compromesso sia il perlage che la temperatura di servizio.
Dopo la cena mi sono fatto la mia idea sulla cucina di Anthony Genovese, sicuramente non può incontrare i gusti di tutti. Anzi possiamo dire che è abbastanza particolare e secondo me bisogna essere "preparati" ad una esperienza come questa, altrimenti si rimane invitabilmente delusi. L'unico difetto ( o magari di questi tempi è un pregio visto l'inflazione di cuochi-star) è che Anthony non ama molto essere al centro dell'attenzione, quindi quella sera (ma anche in altre occasioni, come molti mi hanno confermato) non è uscito in sala. Peccato... (comunque a fine serata l'ho intravisto dal giardino interno tramite una finestra che dava sulla cucina).
Via dei Banchi Vecchi 129a
00186 Roma
Tel. 06/68.80.95.95
martedì 12 febbraio 2008
Il Coniglio (... anche disossato e ripieno)
In genere lo riempiamo con un macinato di vitello, uova, parmigiano, prosciutto cotto al quale poi si possono aggiungere a seconda della fantasia o del periodo castagne (Natale), pistacchi, olive, uova (Pasqua). -non tutti insieme ovviamente-
Per quanto riguarda la cottura si procede come un normale arrosto condito con tutti gli odori necessari (sale, salvia rosmarino, cipolla a chi piace) e si cuoce al tegame o al forno per circa un ora. Far riposare prima di affettare.
venerdì 8 febbraio 2008
Gli Gnudi
- 500 gr ricotta di pecora
- 300 gr di spinaci (peso da gia bolliti e sgocciolati)
- 100 gr di pecorino (parmigiano se si vogliono più delicati)
- 3 uova
- noce moscata q.b.
- sale e pepe
Si condiscono con burro e salvia (facoltativa un ulteriore spolverata di formaggio sopra).
mercoledì 6 febbraio 2008
A Lezione di Vino da Porthos
lunedì 4 febbraio 2008
La Bistecca di Lombo
Ecco quella che secondo me dopo la Fiorentina è una delle migliori bistecche, ovvero quella di Lombo.
Questa parte di bistecca è situata subito dopo la "Pezza" (e chi mi ha seguito ormai sà che è la natica dell'animale) quindi si trova alla fine della schiena della bestia, subito dopo viene quella che noi chiamiamo di "Costa" o "Costata" che è più grassa e meno compatta, ed infine ci sono le Fiorentine che si trovano proprio al centro della schiena del bovino.
Come si vede dalle foto la bistecca di Lombo si riconosce facilmente, i suoi tratti caratteristici sono le dimensioni ( forma rettangolare, bassa e un pò schiacchiata) e la quasi assenza del grasso dalla sua fibra.
Nonostante tutto è una parte molto morbida e saporita, ovviamente se non la si cucina troppo, in quel caso avremo l'effetto "suola di scarpa". Quindi è consigliata una cottura ai ferri o alla piastra bella arroventata per pochi minuti. Io l'ho mangiata così assoluta, senza pepe, sale, olio assolutamente niente solo carne...e vi assicuro che non ho sentito la mancanza di tutte quelle cose. La bistecca di Lombo è anche chiamata nei paesi del nord ( in Irlanda sopratutto) Syrlon oppure è anche conosciuta come la famosa Entrecote (alla francese), un altro nome italiano che si usa è il Controfiletto. Sicuramente questi nomi vi saranno più familiari ma il pezzo di carne in sostanza è sempre quello :)) .