domenica 28 dicembre 2008
AUGURI DI BUON ANNO
Mi è dispiaciuto anche non poter fare un augurio "pubblico" ai miei visitatori e agli amici blogger.
Fortunatamente il periodo di capodanno è meno intenso dal punto di vista lavorativo, perciò questa volta gioco d'anticipo, quindi oltre ad augurare a tutti voi una splendida fine del 2008 (che è stato un anno un po' del cavolo, come tutti quelli bisestili che si rispettino) e vi faccio invece un grandissimo augurio per un fantastico 2009 (ne abbiamo tutti bisogno vero??)
Come vuole la tradizione non si può lasciare l'anno vecchio senza che ci sia il mitico Cotechino & Lenticchie.
L'anno scorso avevo dedicato un post alla loro preparazione, questa volta invece metto una foto del risultato a fine cottura.
Già perchè il cotechino è sempre buono (soprattutto in questo periodo) e a me piace mangiarlo anche non solo la sera del 31, ma a volte in anticipo (come oggi ad esempio). Anche perchè spesso quando sono in giro la sera di San Silvestro, non riesco mai a mangiarlo buono come il mio :)) ovviamente accopagnato dalle lenticchie di Castelluccio doc .
Tanti Auguri di Buon Anno a Tutti e Buon Cotechino :) ci vediamo nel 2009 .
venerdì 19 dicembre 2008
I Fegatelli di Maiale
sabato 13 dicembre 2008
Ristorante La Parolina -Trevinano Acquapendente- VT
Certo la distanza da Roma non ha mai giocato a suo favore, anche se era da tempo che pensavo di andarci, avendo sempre sentito commenti molto positivi da chi lo aveva visitato.
Ultimamente poi anche un "brillante" riconoscimento ha dato un ulteriore incentivo per andare a provare la cucina di Iside e Romano.
Certo la strada per arrivare non è di quelle comodissime (a parte l'autostrada), e possono capitare anche tratti non asfaltati. La posizione poi non è proprio di passaggio visto che ci troviamo nell'ultimo lembo del Lazio al confine con la Toscana e l'Umbria.
Tuttavia se si sceglie una bella giornata (come è capitata a me) si può intraprendere il viaggio come una piacevole gita fuori porta...e dopo circa 170 km (da Roma) si può finalmente arrivare a:
Dopo la descrizione turistica, passiamo a quello che ci interessa di più: ho trovato un bellissimo ambiente molto curato e rilassante, pochissimi coperti (tutti esautiti) e 2 ragazzi giovani ed in gamba in sala. Verso la fine del pranzo si è affacciata anche la propietaria-Chef signora Iside. Per quanto riguarda il menu (anzi i menu) c'è una bella scelta fra varie possibilità:
- Assaggiando il Territorio (4 portate - 40 €)
- "Sorpresa" (6 portate - 50€)
-"Foie gras" (4 portate - 60 €)
-"Bollicine" (4 portate con grandi bollicine abbinate - 150 €)
-"Emozioni" (9 portate - 65 €)
-"Fai da te" (6 portate scelte dalla carta - 55 €)
Come prima volta in questo ristorante ho scelto quest'ultimo menu prendendo un pò dei suoi classici e un pò delle mie passioni (vedi foie gras). Si è iniziato con:
Appetizer di crema di finocchio con triglia e germogli di rapa rossa, accopagnato da una bruschetta con olio locale
A seguire due antipasti il "torrone " di foie gras:
e la Gallina ruspante farcita di castagne e mostarda
Il pane di vari tipi (tutti buonissimi) che non è mai mancato durante tutto il pranzo
Poi ci sono stati due primi :
Come forse si è capito è stata un' esperienza molto positiva, da ripetere presto. Fra i piatti che mi hanno colpito di più c'è stato il torrone di Foie Gras, eccezionale per consistenza delicatezza e idea...e mi ha appassionato il brodo Fumè (anche come tecnica, avrà fatto bollire la carne affumicata oppure avrà affumicato il brodo???).
Via Giovanni Pascoli, 3
mercoledì 10 dicembre 2008
La mia prima Zuppa
mercoledì 3 dicembre 2008
Il Cuore di Vitello
Dopo parecchio tempo torniamo a parlare del "Quinto Quarto" (non quello dell'amico Leonardo) ma bensì, si chiama così quello che a Roma indica le parti interne e meno nobili del bovino. Infatti, in gergo, ci sono i due quarti anteriori e i due posteriori, tutto quello che non è compreso rientra nel Quinto Quarto.
Quindi nei mesi scorsi dopo aver preso in "esame" in vari post il Fegato, la Trippa, la Coda, la Pajata (anche se d'agnello) oggi parliamo del Cuore.
Purtroppo per quanto riguarda vere e proprie ricette non ce ne sono (e nemmeno ne ho trovate su internet) spesso viene utilizzato come il fegato, ovvero cotto ai ferri con qualche goccia di limone sopra. Ma alcune persone lo fanno anche panato oppure alla veneziana (con tanta cipolla come si fa il fegato appunto).
Più che per la ricetta, ho fatto questo post perchè non capita molto spesso che ci portino un cuore, quindi è più da prendere come "documentario di anatomia" che altro.
E poi, anche se è brutto dirlo magari, a me piace molto esteticamente.
Nelle foto in basso si può vedere la parte "alta" del cuore ovvero dove entrano le arterie mentre nell'altra foto c'è il cuore "sezionato".
Spero di non aver "disgustato" le persone più sensibili (in questo caso me ne scuso) ma in fondo anche questo fa parte della "mia vita tra la carne" :)
sabato 29 novembre 2008
Pici al Ragù Bianco d'Agnello al Profumo di Zafferano
martedì 25 novembre 2008
Il Corso Di Pasticceria alla Scuola Cordon Bleu
"Da più di quaranta anni l'insegnamento dell'Arte Culinaria in Italia passa dalla nostra scuola. La prima lezione si è tenuta nella sala Ninfeo di un noto ristorante di Roma nell'ottobre del 1966. La Scuola di Arte Culinaria Cordon Bleu è la più antica e prestigiosa scuola di cucina in Italia ed è stata la prima a divulgare la scienza gastronomica non solo come esperienza professionale ma più ancora come fenomeno culturale. " (tratto dal sito cordonbleu.it)
Per dovere di cronaca voglio segnalare quello che abbiamo preparato, rigorosamente in ordine sparso: la pasta sfoglia, la pasta frolla, vari tipi di crema, il croquenbouche, la tarte tatin, il millefoglie, lo strudel (e in particolare la pasta strudel), cannoli alla siciliana, la pasta biscuit e il rotolo, la meringa francese, quella italiana e l'uso del glucosio, di sicuro mi dimentico qualcosa... ma insieme a tutto questo ci sono stati tanti altri piccoli "suggerimenti" preziosi che uscivano fuori durante le varie lavorazioni.
In questa scuola, due anni fa ho frequentato anche il corso di cucina base e quello di alta cucina (ancora non avevo il blog purtroppo) che mi hanno fatto apprendere le basi della cucina classica (che in parte si ispirano alla scuola francese, ma non solo) e sono stati importanti anche per poter imparare e apprezzare la cucina "moderna".
In futuro penso di seguire delle monografie sempre sui dolci e di sicuro frequenterò il corso di pane e pizza. Intanto ieri ho preso e portato a casa il mio terzo diploma :)
Ah non posso dimenticare che tutto questo è stato reso possibile grazie ai consigli di Daniela (di senzapanna) che mi ha fatto scoprire questo "universo" . Anche lei ha fatto più o meno il mio percorso ... solo che poi lei è andata avanti alla grandissima e ormai è su un altro livello... :)
mercoledì 19 novembre 2008
Il Campanello
Purtroppo non essendo un pezzo regolare non sono previsti altri utilizzi oltre a quelli già citati (anche se si può sempre fare un ottimo macinato) tuttavia se il campanello viene privato della parte muscolare centrale si può ottenere un ottimo arrosto oppure delle tenerissime fettine.
venerdì 14 novembre 2008
La Fagiolina (....e i suoi amici....)
Durante il periodo invernale e soprattutto quello natalizio, fin da parecchi anni fa, abbiamo sempre avuto un piccolo assortimento di lenticchie di Castelluccio, che si sono fatte apprezzare anche non solo vicino al classico cotechino ma anche come accompagnamento per salsiccie o vicino al bollito ecc...
Col passar del tempo visto anche la continua richiesta, si sono aggiunti anche altri legumi "selezionati", ma con nostra grande sorpresa abbiamo scoperto che se anche lavorati e confezionati in Italia molti di questi provenivano da paesi extraeuropei (in particolare ceci e fagioli dal Messico).
Tutto questo per mio padre che in mezzo ai prodotti di campagna c'è nato è sembrato un grande affronto.
Potete trovare l'azienda che la produce e ci rifornisce qui.
Olio e Sale.
Questi, negli ultimi anni sono diventati abbastanza "famosi" e già hanno meno bisogno di presentazioni, comunque come per la Fagiolina la loro caratteristica principale è la buccia finissima che si scioglie in bocca, rendendolo molto digeribile, oltre ad avere un gusto denso e cremoso.
Infine per completare la nostra offerta nel campo dei legumi ecco gli altri prodotti:
Fagioli Borlotti, ceci, farro, zuppe miste già pronte, e molto altro ancora....
domenica 9 novembre 2008
Risotto alle Castagne
P.s: per gli amanti delle castagne che desiderano magari fare un menu tutto a base di castagne consiglio anche di guardare questo post.
giovedì 6 novembre 2008
Aiutiamo la ricerca sul cancro con un click
"Vi chiedo un favore, ma ci vuole solo un minuto.
Dite ad amici di dirlo ad altri amici!
Il sito on-line della ricerca contro il cancro al seno è in difficoltà perché non ci sono abbastanza persone che accedono al sito ogni giorno per raggiungere un numero di accessi che permetta loro di ottenere, dagli sponsor, una donazione per almeno una mammografia gratis per donne che non se la possono permettere.
(E' il bottone rosa nel mezzo della pagina con scritto It´s free)
lunedì 3 novembre 2008
Il Piccione o Cappello del Prete
lunedì 27 ottobre 2008
Stufato di Manzo alla Birra Affumicata
lunedì 20 ottobre 2008
Spaghettoni con salsiccia di Cinta Senese
Scrivendo questo post mi sono reso conto che non ne ho mai dedicato uno alle salsicce di Cinta Senese, avevo parlato in generale di questi maiali quando sono arrivati, e del loro fantastico lardo che in parte stagioniamo (e anche dello strutto che otteniamo con il loro grasso). Rimedierò quanto prima scrivendo di più sulla loro carne e soprattutto sulle salsicce, nel frattempo vi suggerisco questo piatto fatto proprio con l'insaccato del nobile suino, che a volte è preferibile alle bistecche, per la sua varietà d'impiego.
Come tutte le cose che preparo anche questo piatto è molto semplice, anche perchè di "tecnica" c'è molto poco, qui a farla da padrone è la materia prima su cui si basa tutta "l'energia" del piatto... quindi sprecare altre parole non serve, piuttosto bisogna provare, assaggiare e ripetere più volte :)
Sulla ricetta non c'è molto da dire, ho sbriciolato in padella la salsiccia finchè non si è dorata per bene, il tutto senza aggiungere olio, poichè il suo caratteristico grasso ha aiutato la cottura e insaporito per bene la pasta senza aggiungere altri ingredienti. Quindi una volta pronta la pasta (rigorosamente al dente) l'ho fatta mantecare fuori dal fuoco, come detto senza aggiungere altro poichè nella padella (con la salsiccia) c'era gia l'olio (il grasso) sale e pepe.
Se proprio vogliamo esagerare, possiamo condire il tutto con una spolverata di parmigiano (come ho fatto io) o, a seconda dei gusti, anche con del pecorino...
Buonappetito :)
P.s.: per i più curiosi sulla storia e altre info su questi maiali ho trovato quest' interessante sito
mercoledì 15 ottobre 2008
Il Cordon Bleu
Se poi vogliamo essere meno esterofili, lo chiameremo semplicemente petto di pollo ripieno (con prosciutto cotto e formaggio). Vediamo come si compone questa preparazione, facile e veloce anche da fare a casa da soli (basta avere un po' di fantasia e pazienza).
Prima di tutto, dobbiamo pulire il petto di pollo (togliere l'osso e il grasso) e poi fare delle fettine abbastanza sottili e appiattirle anche con un batticarne (avendo cura di non romperle). Questa fase del lavoro la potete comunque delegare al vostro macellaio di fiducia :)
Dopo avere preparato le fettine, su un lato si adagia una fetta di prosciutto cotto naturale e del formaggio (noi abbiamo usato emmental ma a casa si possono usare anche altri tipi). Poi si richiude il tutto a tasca, cercando di far combaciare le estremità del petto di pollo.
Poi si passa nel pangrattato e si dà un'altra aggiustatina alla forma aiutandoci col batticarne ("saldando" le estremità e appiattendo leggermente il tutto) poi si mette nell'uovo e un'altra volta nel pane grattato. Il risultato finale dovrebbe essere come nella prima foto in alto. Noi abbiamo fatto un formato maxi , ma se vogliamo fare una cosa raffinata possiamo tagliare le fettine a metà per fare un piatto più elegante, sul genere finger-food.
Ovviamente essendo un piatto panato richiede la frittura in olio, ma se vogliamo stare a dieta possiamo metterlo anche al forno aspettando qualche minuto in più.