Quando si ha un blog, è come se si avesse un secondo lavoro, ci si "preoccupa" della sua "vita", si scattano tantissime foto per poi sceglierene solo una o due, ma soprattutto si pensa agli argomenti che si potrebbero pubblicare... e proprio da questo ultimo pensiero è nata una riflessione.
Ovvero che da quando sono diventato un appassionato di cibo a 360° non mi sono mai occupato della pizza. E dire che è una mia grande passione, ma non ho mai scritto niente sul blog di questo argomento.
Certo ancora devo studiare per potermi cimentare a cucinare una buona pizza, ma nel frattempo approfondisco la materia visitando spesso
Sforno.
Per i pochi che ancora non la conoscono si tratta di una pizzeria aperta da qualche anno che in breve tempo ha riscosso una notevole successo di pubblico e critica (è segnalata da quasi tutti le guide cittadine e non solo) rendendo quasi obbligatoria la prenotazione, visto la grande affluenza in ogni giorno della settimana.
Fatta questa breve ma necessaria premessa, passiamo a quello che si può trovare da mettere sotto i denti.
Prima di tutto non bisogna lasciarsi scappare le patatine fritte poi si può passare a qualche supplì speciale (tipo alla gricia, ortolana, porri e provola e tanti tipi "del giorno" che si posso trovare descritti su una apposita lavagnetta) poi personalmente tra i vari "sfizi" amo molto i filetti di baccalà, ma ci sono tante altre cose tra cui anche ottime bruschette.
Dopo tutte queste golosità mangiare una pizza intera è dura, infatti a volte mi sacrifico eliminando qualche antipasto, oppure "smezzando" qualche pizza .L'ultima volta, a cena con amici, abbiamo preso :
La mitica Greenwich ovvero mozzarella, stilton e riduzione di porto. Pizza affascinante, si può andare da Sforno anche solo per lei (la mia preferita), all'inizio ti spiazza col sapore erborinato dello stilton, poi ti conqusta con il retrogusto agrodolce della riduzione di porto...insomma da provare... (e comunque anche se non è una pizza classica ho scoperto che piace quasi a tutti)
Poi è stata la volta del classico abbinamento stracchino e speck
Infine la regina, la margherita che per me non deve mai mancare. Senza parole.
Tengo a precisare che la pizza di Stefano non è la classica pizza romana bassa e sottile ma si avvicina di più a quella napoletana (che a roma è insesistente, e quelle che ci provano fanno "pizze-sasso") con un cornicione alto e soffice e il centro basso. La particolarità poi è la cottura estrema nella pizza, sempre al limite ma mai con il sapore di bruciato insomma sempre cotta al punto giusto (ed ormai sono ben collaudati per questo).
Ma la vera forza di questa pizza è l'utilizzo del lievito madre e la lunga lievitazione, che rendono la pizza leggera e molto digeribile (spesso è capitato di mangiare anche una pizza e mezza senza nessune effetto collaterale nella notte) inoltre tutti gli altri ingredienti sono di primissima qualità.
Da bere ottime si possono trovare birre artigianali alla spina e in bottiglia, dal Belgio, Bretagna e ovviamente anche quelle italiane, per chi si cimenta in abbinamenti particolare ci sono anche delle belle bottiglie di vino.
Per finire devo ringraziare Daniela che mi ha fatto conoscere Antonio e Stefano (corpo e anima di Sforno -mitici-) e che ne parlò qui già tre anni fa.
Da qualche tempo Sforno ha aperto una "filiale" di pizza a taglio a testaccio "00100" ancora non ci sono stato ma se ne parla molto, e la solita Daniela ha fatto già una rece (ma quanto sta avanti questa donna :D ?)
SFORNO
Via Statilio Ottato, 110/116
Roma
Tel. 06 71546118