Visualizzazione post con etichetta cinghiale. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta cinghiale. Mostra tutti i post

venerdì 21 novembre 2014

Fegatelli di maiale


Dei fegatelli di maiale avevo già parlato qualche tempo, anni fa ma a rivedere bene non avevo ancora postato una loro foto da cotti.
Recentemente abbiamo avuto modo di cuocerli in negozio quindi con l'occasione ve li ripropongo.


L'assemblaggio è semplice ma ci pensiamo noi, un bel fegato pulito e  tagliato a pezzi regolari avvolti nella loro rete e infilati nello spiedino alternati a foglie di alloro.

Prima della cottura, il condimento : sale, pepe e l'imprescindibile finocchio, il fiore... non il seme.

Poi si può scegliere due tipologie di cottura: al forno oppure in padella (ancora meglio se in tegame di coccio)

La più semplice è ovviamente la  cottura in forno, l'unico rischio è che si asciughino un po' troppo.  In ogni caso si adagiano i fegatelli sulla teglia leggermente unta e si continua la cottura per circa 
40 minuti.

Per quanto riguarda la cottura in padella (o tegame di coccio) la procedura è simile: si unge la padella e si fanno andare i fegatelli a fuoco medio-basso per circa 40 minuti -o anche più- se si seccano troppo si può aggiungere poco vino bianco e continuare la cottura.

In entrambi i casi il risultato deve essere unico, ben rosolati fuori e leggermente rosati dentro.
Buon appetito.

giovedì 17 marzo 2011

Pappardelle al Ragù di Cinghiale

Approfittando di quest'ultimo stascico d'inverno piovoso, ecco il momento giusto per rendervi partecipi di un super-classico della cucina italiana

Le pappardelle al Ragù di Cinghiale





La ricetta è molto facile, bisogna avere solo del tempo a disposizione e un po' di pazienza. Il giorno prima è necessario mettere la polpa di cinghiale sotto marinatura, ci sono molte varianti la mia era composta da chiodi di garofano, pepe nero in grani, salvia, rosmarino, cipolla rossa, sedano, e alloro. Il tutto ricoperto da un buon vino rosso (ho usato un aglianico) e tenuto in frigo una nottata o meglio un giorno intero.

Quest'operazione ci permette di insaporire e anche intenerire la carne (nel caso del cinghiale anche smorzare il sapore troppo deciso) in pratica è "finta cottura". Altri dettagli tecnici riguardanti la marinatura li potete trovare su questo interessante blog.

Per quanto concerne la cottura, ho tolto la polpa di cinghiale dalla marinata, e l'ho fatta ben rosolare in una pentola con poco olio. Nel frattempo ho filtrato la marinata da tutte le spezie (lasciando solo alcuni pezzetti di carota sedano e cipolla) e ho versato il liquido un po' alla volta nel tegame, facendo attenzione che non si asciugasse mai troppo. Ho cotto il tutto circa 2 ore, fin quando la carne del cinghiale si è disfatta da sola in pratica è divenuta come se fosse macinata. A questo punto ho aggiunto un barattolo di passata e fatto cuocere a fuoco lento mescolando spesso finchè non è diventato un bel sugo denso (ci vorrà quasi un'altra ora).

Infine è il momento di cuocere le pappardelle, scolarle al dente e unirle al sugo.... servire subito e per chi lo gradisce una spolverata di pecorino. Personalmente ho trovato questo piatto già ottimamente saporito e non ci sarebbe bisogno di ulteriori condimenti.


Buon Appetito !!!