lunedì 27 ottobre 2008

Stufato di Manzo alla Birra Affumicata



Avevo visto questa ricetta qualche tempo fa sulla rivista della Cucina Italiana (l'unico giornale dal quale prendo qualche ispirazione) e aspettando il periodo giusto non ho esistato a cimentarmi nell'impresa.

Senza tanti preliminari, passiamo subito agli ingredienti per ottenere 6 porzioni di stufato:

- 1 kg polpa di manzo
- 500 gr Birra affumicata
- 2 cipolle
- olio evo
- farina, sale e pepe
- 250 gr. zucca

Tagliare la carne a grossi dadi e farla rosolare in padella con un cucchiaio d'olio per 4-5 minuti.

In una casseruola fate imbiondire la cipolla a spicchi con 4 cucchiai d'olio, poi unire il manzo, aggiungere sale e pepe e ridurre la fiamma.

Nel frattempo stemperate il fondo di cottura rimasto in padella con 2 cucchiai di farina, e deglassare con la birra affumicata. Lasciare ridurre per 2 minuti, e versare il tutto sopra i dadi di manzo, mettere il coperchio e lasciare stufare per circa 3 ore.

Tagliare la zucca a pezzi non troppo piccoli, ungerli bene con l'olio e disporli su una placca foderata di carta forno, spolverare con una presa di sale e una macinata di pepe, infornare a 160° per 35 minuti.

Servire lo stufato bene caldo accompagnato dal sugo e dalla zucca arrostita.
Certo è un piatto impegnativo, se non altro per il tempo che richiede, ma non è difficile da preparare, inoltre la birra affumicata (adatta alle lunghe cotture) trasmette al cibo profumi ed aromi particolari. Il calore poi, fa evaporare la parte alcolica (anche se ben poca) eliminando così la componente amara della bevanda.
Per i non amanti della zucca ci avrei visto bene anche delle belle patate bollite.

Note tecniche personali: Per quanto riguarda la polpa di manzo ho preso il pezzo del piccione (o cappello del prete)

lunedì 20 ottobre 2008

Spaghettoni con salsiccia di Cinta Senese


Scrivendo questo post mi sono reso conto che non ne ho mai dedicato uno alle salsicce di Cinta Senese, avevo parlato in generale di questi maiali quando sono arrivati, e del loro fantastico lardo che in parte stagioniamo (e anche dello strutto che otteniamo con il loro grasso). Rimedierò quanto prima scrivendo di più sulla loro carne e soprattutto sulle salsicce, nel frattempo vi suggerisco questo piatto fatto proprio con l'insaccato del nobile suino, che a volte è preferibile alle bistecche, per la sua varietà d'impiego.

Come tutte le cose che preparo anche questo piatto è molto semplice, anche perchè di "tecnica" c'è molto poco, qui a farla da padrone è la materia prima su cui si basa tutta "l'energia" del piatto... quindi sprecare altre parole non serve, piuttosto bisogna provare, assaggiare e ripetere più volte :)

Sulla ricetta non c'è molto da dire, ho sbriciolato in padella la salsiccia finchè non si è dorata per bene, il tutto senza aggiungere olio, poichè il suo caratteristico grasso ha aiutato la cottura e insaporito per bene la pasta senza aggiungere altri ingredienti. Quindi una volta pronta la pasta (rigorosamente al dente) l'ho fatta mantecare fuori dal fuoco, come detto senza aggiungere altro poichè nella padella (con la salsiccia) c'era gia l'olio (il grasso) sale e pepe.

Se proprio vogliamo esagerare, possiamo condire il tutto con una spolverata di parmigiano (come ho fatto io) o, a seconda dei gusti, anche con del pecorino...

Buonappetito :)

P.s.: per i più curiosi sulla storia e altre info su questi maiali ho trovato quest' interessante sito

mercoledì 15 ottobre 2008

Il Cordon Bleu

Dopo l'ondata di "creatività" avuta con i tramezzini e la girella, torniamo sul classico che più classico non si può, ovvero prepariamo il Cordon Bleu.



Se poi vogliamo essere meno esterofili, lo chiameremo semplicemente petto di pollo ripieno (con prosciutto cotto e formaggio). Vediamo come si compone questa preparazione, facile e veloce anche da fare a casa da soli (basta avere un po' di fantasia e pazienza).





Prima di tutto, dobbiamo pulire il petto di pollo (togliere l'osso e il grasso) e poi fare delle fettine abbastanza sottili e appiattirle anche con un batticarne (avendo cura di non romperle). Questa fase del lavoro la potete comunque delegare al vostro macellaio di fiducia :)



Dopo avere preparato le fettine, su un lato si adagia una fetta di prosciutto cotto naturale e del formaggio (noi abbiamo usato emmental ma a casa si possono usare anche altri tipi). Poi si richiude il tutto a tasca, cercando di far combaciare le estremità del petto di pollo.

Poi si passa nel pangrattato e si dà un'altra aggiustatina alla forma aiutandoci col batticarne ("saldando" le estremità e appiattendo leggermente il tutto) poi si mette nell'uovo e un'altra volta nel pane grattato. Il risultato finale dovrebbe essere come nella prima foto in alto. Noi abbiamo fatto un formato maxi , ma se vogliamo fare una cosa raffinata possiamo tagliare le fettine a metà per fare un piatto più elegante, sul genere finger-food.

Ovviamente essendo un piatto panato richiede la frittura in olio, ma se vogliamo stare a dieta possiamo metterlo anche al forno aspettando qualche minuto in più.

sabato 11 ottobre 2008

Facebook



Ormai è diventata una mania anche in Italia, è iniziata in sordina poco prima dell'estate e in questi giorni è un vero e proprio boom.


Ovunque se ne parla (giornali, radio, tv e ovviamente anche internet stessa analizza questo fenomeno) nel bene e nel male (si ritrovano vecchi compagni di scuola ma si creano anche dei "gruppi"che fanno discutere)


Insomma è febbre da fb, che oltre a far ritrovare vecchi amici, permette di inserire foto, guardare gli amici degli amici (la cosa più bella) inserire commenti ovunque e anche una chat con gli amici in linea in quel momento.


Ovviamente tutto questo comporta una latitanza da queste pagine :) (ma non è solo colpa di fb c'è anche il lavoro e mille altri impegni influenza compresa) ma presto riprenderò il ritmo di una volta... :D


Messaggio per tutti i fb-addicted aggiungetemi come amico :)

lunedì 6 ottobre 2008

Spaghetti al Farro, Olio & Parmigiano


Qualche mese fa avevo preparato lo stesso tipo di pasta facendola un pochino più elaborata.

Questa volta invece (dovendo finire la rimanenza) mi sono affidato alla ricetta riportata sulla confezione che consigliava, per assaporare a pieno il sapore di questa pasta, di condirla con poco olio d'oliva e parmigiano reggiano.

Devo dire che nella sua essenzialità è stato un piatto veramente buono, (anche perchè l'olio era quello di casa e il parmigiano doc) insomma semplice e gustoso, proprio come piace a me.

giovedì 2 ottobre 2008

La Pezza di Manzo


Ecco a voi uno dei tagli più pregiati del quarto posteriore di manzo, ovvero la Pezza. Come spesso succede per i vari tagli, questo è il nome con cui si indica a Roma, mentre in altre parti d'Italia è conosciuto anche come scamone o culatta.

E' un taglio morbisissimo (stiamo infatti parlando della "natica" dell'animale...o per dirlo alla romana la classica e famosa "fettina di culo" :D ) che neanche a dirlo si adatta a moltissime preparazioni.

Ma la sua vera "morte" è tagliata a fette alte e cotte molto rapidamente sulla padella. Inoltre è possibile preparci ottime tagliate, roast-beef , e con la parte sottostante finale (che noi chiamiamo fascia di pezza o codone) si può ottenere un ottimo brasato o anche del bollito.

C'è da fare solo una piccola raccomandazione quando andrete in macelleria ad acquistare questo pezzo: fate attenzione che ve lo taglino dalla parte giusta!

La pezza infatti ha 2 versi quello che si attacca al controgirello (o punta, che fa parte poi della fascia) che rimane duro se fatto in padella.
E' la parte che poi noi usiamo per le cotture lunghe (bollito-brasato) ma molti "colleghi" iniziano a tagliare proprio da lì.
Mentre il lato opposto (quello giusto) inzia con la fettina piccola (ma tenerissima) che poi mano mano aumenta di dimensione.


(una pezza intera. La parte tenera è quella verso sinistra, mentre a destra la parte finale più "asciutta")