mercoledì 30 gennaio 2008

You Make My Day Award

Alla fine gira che ti rigira ho avuto l'onore di essere stato premiato anche io!!! e per ben 2 volte!!!

Quindi ringrazio Daniela e Mimmi per il Premio Virtuale che ha il seguente 'regolamento' : "Dai il premio a 10 persone che hanno un blog capace di trasmetterti gioia ed ispirazione, un blog che ti faccia sentire bene quando lo visiti. Fai sapere a queste persone di averlo vinto lasciando un commento sul loro blog. Attenzione: puoi vincerlo più volte!".

Quando ho iniziato poco più di 7 mesi fa non pensavo di riscuotere così tante visite giornaliere e bellissimi commenti. Ho creato il Blog solo per soddisfare la mia passione per internet e il mio egocentrismo... poi avendo un lavoro ( e una passione) che riguarda il cibo il gioco è stato presto fatto. Quindi non posso che essere onorato del riconoscimento e a mia volta premiare tutti i "compagni di viaggio" .

Cominciando proprio da Daniela la prima blogghista che ho conosciuto e dalla quale ho imparato molto (e ancora sto imparando), e che ha reso in parte possibile l'esitenza del mio Blog. A Mimmi perchè in poco tempo ('a pelle') è scattata una simpatia e stima reciproca (spero :p).
E anche a Stefano e Buso dove le notizie più o meno interessanti non mancano mai, a Max grande maestro di cocktail e non solo...
Infine nel mio giro di viste giornaliere non mancano mai i blog di Viviana (che è già stata stra-premiata) Fabrizio , Salsadisapa , Dolcezza , Leonardo , Aldo e Sigrid (last but not the least)

Purtroppo il mio lavoro occupa quasi il 90% della mia giornata quindi davanti al pc (dovendo scrivere qui e frequentare forum per tenersi aggiornati...) il tempo per visitare tutti gli altri spazi e varamente poco ed è un peccato (cerco cmq di fare il mio meglio però...) quindi mi scuso con tutti gli altri amici food-blogger non citati ma spesso passo anche da voi!!! recupereremo al prossimo Award :))

martedì 29 gennaio 2008

Il Filetto

Eccolo qui.... il Re della carne, sua maestà il Filetto. Re perchè è un pezzo molto pregiato (per la sua tenerezza) e per il suo valore economico molto alto rispetto a quello di tutti gli altri tagli. Questo è dovuto sopratutto alla sua quantità nella bestia, per capirsi meglio basti pensare che in un animale di circa 500 Kg il peso del Filetto e di circa 4-5 kg. Di conseguenza la legge del mercato crea il suo prezzo.
Quello nella foto sopra è un filetto intero che sostanzialmente di può dividere in 3 grandi parti ovvero il Filet Mignon, Chateaubriand, e Tournedos. La sostanziale differenza fra queste preparazioni è lo spessore e ovviamente il diametro delle fette. Per rendere le cose più semplici (senza scomodare la cucina classica internazionale) possiamo dire che la parte finale del filetto, quella più piccola di diametro può essere indicata per cotture che richiedono un pezzo intero (ad esempio per fare il filetto in crosta, tuttavia, noi preferiamo legarlo con una pancetta di cinta senese e consigliare una cottura molto veloce tipo roast-beef sfumata poi con del cognac).

mentre da circa la metà in poi può essere tagliato a fette alte e usato appunto per i Tournedos (alla Rossini per esempio) o altre preparazioni simili. Tipo:

Chateaubriand alla Maître d'Hôtel (ricetta del Talismano della felicità)


Per 6 persone: bistecche di filetto di bue, g. 300 l'una - burro - sale - prezzemolo - succo di limone.

Si chiama Chateaubriand una bistecca di filetto di bue molto spessa, del peso di 300/400 grammi.Si batte leggermente, si bagna con burro fuso e si fa cuocere nella gratella.La cottura va portata da prima a fuoco vivace affinchè tutto intorno alla carne si faccia una crosticina che impedirà ai succhi interni di uscire; poi ultimata a fuoco meno brillante. Uno Chateaubriand ben fatto deve rimanere leggermente rosa nell'interno.Si conosce il punto esatto di cottura quando, toccando la bistecca col dito, si sente che è piuttosto elastica. Lo Chateaubriand va, durante la cottura, unto spesso di burro; in caso contrario il fuoco tenderebbe a carbonizzare l'esterno, ciò che è assolutamente da evitarsi:Si sala quando la carne è cotta.In genere si serve con sopra un pezzo di burro alla maitre d'hotel. Il calore della carne arrostita basta a fondere il burro, il quale viene a formare una gustosa salsetta.Il burro alla Maître d'Hôtel si prepara impastando in un piatto, con la lama di un coltello, il burro col prezzemolo trito, e aggiungendo un po' di succo di limone.

Questa ricetta si trova anche in rete questo è il Link .

venerdì 25 gennaio 2008

Casarecce Al Grano Saraceno con Ricotta di Bufala, Bottarga e Pistacchi

In questo periodo di "calma " lavorativa ho un pò più di tempo per sbizzarirmi ai fornelli e come avevo promesso in un post nel mese di dicembre (e mantengo sempre le promesse...) ho preparato questo piatto. Gli ingredienti sono molto semplici ed è facilissimo da preparare, occorrono: (per 2 persone)
  • 160 gr. di pasta

  • 50 gr di bottarga

  • 80 gr. di ricotta di bufala

  • pistacchi spellati (a occhio e secondo il gusto)

  • aglio, olio e peperoncino (per il fondo di cottura)

Preparare un classico aglio olio e peperoncino con l'aglio in camicia, che in un secondo momento verrà tolto. A parte mixare la ricotta, con un frullatore ad immersione, insieme ad un pò d'acqua della cottura.Scolare la pasta al dente e mantecarla con il fondo di aglio olio peperoncino, la ricotta e metà della bottarga grattugiata.

Disporre nel piatto e completare con pistacchi tritati e la rimanente bottarga.

Ho usato il grano saraceno perchè mi piace molto questo tipo di pasta, in alternativa avevo pensato anche a delle tagliatelle di farro all'uovo (che non ho trovato...) non so perchè ma la pasta tradizonale non ce la vedevo bene su questo piatto.

La ricotta e pistacchi in un "esercizio di stile" ; Close-up della bottarga





martedì 22 gennaio 2008

Il Fegato di Vitello

Eccolo qui il fegato di vitello. Era troppo bello per non dedicargli un post, così piccolino, chiaro e compatto. Talmente bello che è finito in mezza mattinata. Ormai, dopo il periodo di crisi delle interiora, legata al caso Bse, il consumo del fegato è tornato su alti livelli tanto che ne lavoriamo dai 3 ai 4 per settimana.

Nella foto sotto si può vedere l'appendice del fegato che nella tradizione romana viene chiamato "calcagnetto" (ideale per farlo alla veneziana) ed è molto pregiato in quanto non ha le "venature" tipiche della parte intera.












Le ricette più classiche (a me conosciute) per mangiare il fegato di vitello sono alla Fiorentina, alla Veneziana e Fritto Dorato.
  • Fiorentina: si cuoce il fegato infarinato in padella con olio e uno spicchio d'aglio e un pò di salvia. Dopo averlo girato rapidamente e fatto colorire da entrambe le parti, aggiungere un sugo di pomodoro (preparato in precedenza) e far sobbollire per pochi minuti. Pochi altrimenti se passa di cottura diventa duro e immangiabile.
  • Veneziana: Penso sia il modo di cottura più comune. Ci vuole tanta cipolla tagliata sottile e fatta stufare in padella con olio per circa mezz'ora, per questa operazione ci si può aiutare anche con dell'acqua in quanto non deve risultare troppo colorita. Quindi si può aggiungere il fegato tagliato a pezzettini con qualche foglia di salvia, cuocere per 10 minuti e (facoltativo) sfumare con del vino bianco.

  • Fritto Dorato: La prima volta che sentii questa ricetta ero alle superiori (già pensavo a cucinare) un mio amico calabrese mi disse che a casa sua il fegato veniva mangiato solo cosi, infarinato e fritto. Penso che questa sia un tradizione tipicamente del sud, ho provato solo una volta a farlo (parecchi anni fa) ma il risutato è stato abbastanza "pesante" :)

domenica 20 gennaio 2008

Saltimbocca alla Romana



Ecco un piatto semplicissimo, tipicamente romano, che non ha bisogno nemmeno della ricetta, è tutto come si vede nella foto.

Ci vuole una bella fettina di vitella morbida (rosa, noce, controgirello) una fetta di prosciutto crudo (molto consigliato il gambuccio che rimane più dolce e meno salato) e per finire una bella foglia di salvia.

Prima di cuocerle si possono infarinare (come una scaloppina, questo non è obbligatorio ma secondo me le rende più morbide) quindi si mettono in padella con dell'olio, si girano velocemente e per finire una spruzzata di vino bianco ( se vogliamo fare il tocco di classe mettiamo del marsala o del madeira).

Ed ecco pronti i saltimbocca, una valida e saporita alternativa alla triste fettina di vitella :)




venerdì 18 gennaio 2008

The Birthday Month Personality Meme

Ringrazio Mimmi che dal suo blog mi ha invitato a parteticare a questo meme. Si copiano ed incollano le varie descrizioni da qui e ci si confronta con esse. Si indica infine il link da cui si é ricevuto il meme e si passa poi ad altre 12 persone, tante quante sono i mesi.E' divertente e anche se non credo nell'oroscopo penso che comunque quelli nati in un certo periodo abbiano determinate caratteristiche.. ora c'è l'occasione di una prova. Per la cronaca sono nato il 19 marzo quindi sono:
MARCH: Attractive personality. Sexy. Affectionate. Shy and reserved. Secretive. Naturally honest, generous and sympathetic. Loves peace and serenity. Sensitive to others. Loves to serve others. Easily angered. Trustworthy. Appreciative and returns kindness. Observant and assesses others. Revengeful. Loves to dream and fantasize. Loves traveling. Loves attention. Hasty decisions in choosing partners. Loves home decors. Musically talented. Loves special things. Moody.
  • Personalità affascinante: più che affascinante direi interessante...

  • Sexy: da morire :)) -un mix fra george clooney e brad pitt-

  • Affettuoso: non amo le smancerie, da questo punto di vista sono piuttosto orso

  • Timido e riservato: sì indubbiamente e questo crea non pochi problemi quando si deve "rompere il ghiaccio"...poi dopo è un'altra storia

  • Segreto: beh sì ci tengo alla mia privacy


  • Naturalmente onesto, generoso e tollerante: onesto sì quando provo a fa' le sòle mi beccano subito non sono capace, generoso con chi merita, tollerante abbastanza altrimenti avrei già ucciso parecchie persone


  • Ama la pace e la serenità: sicuramente, una spiaggia deserta o anche in cima a una montagna amo, quando posso, staccare la spina...


  • Sensibile verso gli altri: a volte mi preoccupo troppo per gli altri e gli altri non troppo verso di me...


  • Ama servire gli altri: lo faccio per lavoro :) comunque a volte può essere gratificante (dipende ovviamente dall'altra persona)


  • Facilmente adirato: mi basta un niente, una frase detta male uno sguardo strano..ma poi mi passa in fretta...


  • Affidabile: in genere sì sono un bravo ragazzo in fondo dai...


  • Apprezza e restituisce gentilezza: sì e ci sto molto attento a queste cose è una forma di rispetto.


  • Attento e valuta altri: sì sempre vado molto a "pelle" mi basta poco.... vedo subito chi mi può andare a genio...


  • Vendicativo: no, ma ho una buona memoria....


  • Ama sognare e fantasticare: diciamo che mi faccio veri e propri film anche a lunga scandenza mi basta un niente e parto con certe p###e mentali...


  • Ama viaggiare: purtroppo ho poche ferie altrimenti starei sempre sull'aereo...


  • Ama ricevere attenzione: beh ma questo a chi non fa piacere...basta che non siano troppo "strette"


  • Decisioni affrettate nella scelta dei partner: forse si, per quel discorso di prima della "pelle" (e a volte ci si può anche sbagliare...)


  • Ama la casa decorata: in questo periodo sto scegliendo l'arredamento della nuova casa, sicuramente moderno ed essenziale cercando di non farlo troppo freddo..


  • Talento musicale: amo la musica e più di una persona mi ha detto che potrei fare il tenore con questa voce..mah...per adesso mi limito ad ascoltarla e a cantare quando sto da solo in macchina


  • Ama le cose speciali: di sicuro quelle belle che possono anche essere speciali


  • Lunatico: cambio spesso umore nell'arco della giornata, ma c'è sempre un imput, non sono lunatico a prescindere...


Girovagando frai vari blog di mia conoscenza ho visto che il 90% ha già fatto questo meme, mancano solo Daniela, Dolcezza , Dolci ricette , Imma , Max e mi pare nessun'altro...

mercoledì 16 gennaio 2008

La Torta Caprese

Per adesso, e finchè non farò il corso di pasticceria (tra qualche mese), mi dedico a dei dolci abbastanza semplici, quindi dopo crostate, pandispagna, e palline varie ecco a voi... la Caprese.

Senza troppe difficoltà e in poco tempo si riesce a creare questa squisitezza, un pò impegnativa dal punto di vista calorico, ma proprio per questo ottimo antidepressivo :)).

Veniamo subito al dunque, ecco la ricetta di Lydia, napoletana doc, che ha creato la "formula magica" della Caprese adottata ormai da quasi tutti i foodblogger e non solo:


Torta Caprese ( by Lydia Capasso)

Ingredienti:

-zucchero gr. 200
-cioccolata fondente gr. 200
-mandorle con la pelle gr. 200
-burro gr. 200
-5 uova
-2 fialette di essenza di mandorle
-1 bustina vanillina

Tritare molto bene le mandorle con lo zucchero, sciogliere il cioccolato con il burro, sbattere i tuorli. Mescolare tutti gli ingredienti e in fine aggiungere gli albumi montati a neve. Infornare in forno già caldo per 10 min. a 200 gradi e per 40 min. a 170 gradi.

-Oltre a questa versione classica c'è anche quella bianca e al limoncello-

Questa è la ricetta originale io, per motivi logistici-pratici-temporali, ho adottato le seguenti modifiche: ho mescolato tutti gli ingredienti senza montare gli albumi a neve, non ho messo l' essenza di mandorle, e niente vanillina. Sicuramente gli albumi a neve danno più morbidezza e fungono da "lievito" (quindi è vivamente consigliato farlo), ho usato la farina di mandorle (e si sente che non è la stessa cosa delle mandorle intere) e un rinforzo con l'essenza di mandorle ci vuole poichè il cioccolato alla fine sovrasta un pò il tutto.

Nonostante tutto è venuta veramente buona ma la prossima (previa maniacale organizzazione) la farò senza varianti!


Lydia frequenta il forum di amici in cucina , la troverete lì, insieme a tante altre persone molto preparate e simpatiche [....e ci sono anche io... :))]

domenica 13 gennaio 2008

La Tagliata

Quando ho voglia di carne e sto da solo mi faccio una bella tagliata come quella della foto.
E' stata ricavata dal nostro roast beef, ovvero ho tagliato una fetta alta circa 3 cm dal pezzo intero (noce chiusa o scanello).
Intorno l'ho bardata con una pancetta alle erbe di provenza e ho condito con del pepe rosa.
La cottura è molto veloce (e simile al roast beef).
Ho preso una padella d'acciaio, ho messo dell'olio e ho fatto fare una bella crosticina su entrambi i lati.
Poi ho fatto sfumare con del vino bianco (molti usano il cognac) per un tempo di circa 3 minuti per lato.

Et voila, il pranzo è servito! purtroppo ho dovuto cedere a pochi grammi dalla fine, non l'ho pesata ma sicuramente sarà stata intorno ai 400 gr.






Se andate qui potete trovare sempre la "mia" tagliata interpretata da Daniela, a Voi giudicare quale delle 2 è più bella :))















martedì 8 gennaio 2008

Cotolette d'Abbacchio Panate

Questo se vogliamo è un altro piatto tipicamente romano che durante i giorni di festa raggiunge il picco massimo di vendita e di richiesta. La preparazione è molto semplice si "sfilano" le costolette dalla carne e si crea il "bastoncino" poi si riavvolge su se stessa, quindi sono pronte per la panatura. Noi l'eseguiamo molto semplicemente ovvero prima nel pangrattato poi nell'uovo e infine di nuovo nel pangrattato. Facciamo questa doppia operazione in quanto il primo passaggio serve anche per poter schiacciare meglio la costoletta ma sopratutto permette all'uovo di fermarsi bene sulla carne, che altrimenti scivolerebbe via.

Ovviamente la loro "morte" è fritte in olio profondo, sinceramente non capisco (anzi mi fanno arrabbiare) quelli che si ostinano a cucinare i cibi panati in forno -lo fanno per stare leggeri- ma dico io, se uno vuole stare leggero si mangia un'altra cosa....

nella foto in basso: a sinistra le cotolette prima di essere impanate; le restanti parti del mezzo abbacchio, coscio e spalla.



Colgo l'occasione di questo post per scrivere qui anche la ricetta delle:

"Cotès d'Agneau Villeroy"
Questa ricetta è presa (ovviamente) dal libro del mio primo corso alla scuola di cucina del Cordon Bleu si tratta come si è capito delle cotolette alla Villereoy. Prima bisogna fare una piccola premessa sulla materia prima. In Francia non si utlizzano gli stessi agnelli che abbiamo noi. In genere sono molto più grandi, spesso usano anche il Prè-salè (un agnello che pascola nelle praterie del nord-ovest e si nutre dell'erba "insaporita"dall'aria dell'oceano). Di conseguenza le cotolette alla francese avranno molta più carne rispetto all'abbacchio nostrano ( sopratutto a Roma è apprezzato quello piccolo da circa 6 Kg) quindi è anche un piatto abbastanza sostanzioso e può bastare anche una cotoletta a persona. Per fare una buona Villeroy occorrono (dose per 6 persone):

-12 cotolette
-100 ml di Marsala
-bèchamel densa (80 g burro, 80 g farina, 350 ml di latte)
-2 fettine di prosciutto cotto tritato
-200 g funghi champignons tritati
-1 uovo intero
olio evo
burro
sale
olio di arachidi per friggere.

Pulire bene le cotolette dal grasso batterle ed infarinarle leggermente.
Far sciogliere in una padella il burro con un po' di olio e friggervi le cotolette, sfumare con il Marsala, togliere dalla padella e farle raffreddare.
Nello stesso fondo di cottura cuocere il petto di pollo tagliato a pezzettini i funghi ed infine il prosciutto cotto, salare e tritare tutto molto finemente. Mischiare il trito con la bèchamel, incorporarvi un uovo e far freddare.
Riprendere le cotolette, avvolgervi la farcia ottenuta facendola ben aderire, passarla nell'uovo e nel pangrattato e friggerle in olio profondo.
Servire con salsa Pèrigourdine: sugo di carne ristretto, aromatizzato con dadolini di tartufo nero.

L'estetica di queste cotolette una volta preparate è molto simile a quelle della prima foto.

giovedì 3 gennaio 2008

Arrosto di Vitella con Castagne

Questa è una variante a quello che di solito preparo per il negozio, infatti di solito prendiamo una bella fetta magra la riempiamo con del macinato condito e all'interno castagne intere, insomma lo facciamo a rollé.

Invece stavolta a casa ho voluto fare una cosa più "raffinata": ho scelto un bel pezzo di arrosto di vitello (noce chiusa -conosciuto anche come scannello-) e l'ho cotto insieme alle castagne.
C'è da dire che ho sperimentato una cottura al forno (previa rosolatura in padella con olio) che di solito non faccio mai in quanto preferisco il tegame, ed infatti il risultato si vede è rimasto leggermente rosato al centro nonostante abbia cotto quasi 1 ora e mezza. Nonostante questo inconveniente è rimasto morbido e delicato ma "l'effetto crudo" mi ha dato un po' fastidio...

Le castagne le ho aggiunte dopo metà cottura nello stesso tegame dell'arrosto, in seguito con una parte ho fatto una specie di "crema" (aiutandomi con il fondo di cottura dell'arrosto per insaporirla) per poi farne delle quenelle. Le altre le ho lasciate intere come decorazione e anche per far capire di cosa si trattasse :) .


Nelle foto sotto: l'arrosto prima della cottura, dopo la fase del condimento (la mia polvere magica), e appena tirato fuori dal forno.

Ho accompagnato questo arrosto con uno Chardonnay barricato che mi ha molto soddisfatto come abbinamento.

martedì 1 gennaio 2008