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mercoledì 13 settembre 2017

I grandi Classici : il Roast - Beef

Un classico della cucina internazionale ma anche di quella italiana, soprattutto per chi ama la vera  carne ossia quella di manzo e cotta al sangue.
Il roast-beef in genere viene preparato con la bistecca di lombo e precisamente con il pezzo che va dalla 5 alla 9 vertebra dell'animale, questo però ne consegue che il pezzo adatto peserà non meno di 2 Kg. Un valida alternativa è utilizzare lo scamone (chiamato anche scannello, noce o fesa) un pezzo molto magro ma che, se cotto nel modo giusto, rimane morbido e succoso come dimostra la foto qui sotto



Vediamo adesso come si procede per ottenere un ottimo risultato:
per prima cosa va condito e insaporito il pezzo di carne quindi con una mix di sale e pepe (aglio facoltativo) lo si massaggia per bene. 
Nel frattempo si scalda il forno per farlo arrivare alla temperatura di 200° nel tempo necessario a questa operazione si pone il roast beef su tegame adatto al forno con un po' di olio e appena sarà caldo rosolate la carne su tutti i lati. 
Al termine di questa operazione aggiungere un bicchiere di vino (preferibilmente bianco per non far scurire troppo la carne) e mettere il tegame in forno calcolando mediamente 20 minuti per kg. Per chi disponesse della termosonda la temperatura al cuore deve essere fra i 50° (al sangue) e 55° per avere un effetto più rosato.
Dopo la cottura lasciare riposare per 15 minuti in modo da far ridistribuire i succhi all'interno della carne, poi affettare molto sottile e servire.


 


 Il roast-beef è uno di quei piatti ottimi anche il giorno dopo e può essere consumato anche freddo, in questo caso con l'aggiunta di un ottimo olio extravergine di oliva e succo di limone.




Photo credit: Elisa Ceccuzzi

lunedì 22 dicembre 2014

Le 10 ricette ideali per il pranzo di Natale


Quella che sta iniziando oggi è la settimana più importante -dal punto di vista enogastronomico- di tutto l'anno. Chissà quante persone nelle scorse settimane, e ancora in questi giorni, stanno pensando, valutando e cercando materie prime e cibarie di ogni tipo. 

Anche dal punto di vista del blog, questo è il mese più frequentato, aumentano le pagine visualizzate alla ricerca della ricetta perfetta o di una semplice ispirazione. Per facilitare il compito ho pensato di riassumere in questo post, con i relativi link, le ricette più visitate a cui sono più affezionato e sicuramente adatte anche per il Santo Natale  e Santo Stefano, ecco in ordine casuale la mia top ten (più un extra bonus)






























ed infine  per chi desiderasse un Natale più "alternativo" ed etnico suggerisco




Extra Bonus: una piccola idea antipasto/aperitivo che in questo ultimo periodo sta ricevendo parecchi consensi in negozio, 



Con queste ricette spero di aver fornito qualche idea nuova  e utile  per le vostre feste in famiglia. Ora mi aspettano gli ultimi tre  giorni di full  immersione pre festivi... 
con l'occasione auguro a tutti buone feste.

martedì 9 settembre 2014

La Picanha

Dopo la consueta lunga pausa estiva eccomi tornato su queste pagine. La ferie quest'anno sono servite anche per un piccolo restyling del negozio siete già passati a vedere le novità??  
Mettendo da parte i convenevoli veniamo al dunque, visto che siamo ancora in estate (anche se questo 2014 ce lo ricorderemo per le piogge) mi sembra giusto e doveroso pubblicare una ricetta di carne alla brace.

Spesso quando si organizza un barbeque si pensa sempre ai soliti pezzi di carne: hamburger, bistecche costine e salsicce. Questa volta  invece voglio parlarvi di qualcosa di diverso e originale che arriva da lontano addirittura oltre oceano ovvero la 
 Picanha



Era da parecchio tempo che volevo parlare di questo taglio, tutto ebbe inizio quando pubblicai il post didattico sulla Pezza di Manzo. Infatti fra i vari commenti mi veniva chiesto se fosse il pezzo adatto per la picanha. Incuriosito da tale domanda feci varie ricerche sia in rete che off line ed infine sono arrivato a conclusione che il pezzo necessario per la Picanha è la fascia di pezza.

Questo pezzo non è facile da trovare poiché generalmente viene tagliato quando è attaccato alla pezza e viene fatto a fettine. Tuttavia si può ordinare e richiedere solo quella parte. Altri termini che indicano la fascia di pezza possono essere "codone" "culatta" "scamone" per altri dettagli vi rimando al link precedente.


In Brasile la picanha fa parte del churrasco ovvero la grigliata mista di carne, qui si possono trovare vari tipi di carne dal cuore di pollo (coração de frango) alle puntine di manzo (costela de boi) alla lonza di maiale (lombinho)  e molto altro, ma di sicuro il piatto forte è rappresentato appunto  dalla picanha.



La particolarità è il modo di cottura: infatti la carne va infilzata in una "spada" arrostita e quindi portata in tavola e affettata direttamente dallo spiedo. 
In Brasile viene cotto tutto il pezzo intero compreso anche lo spesso strato di grasso che lo avvolge e che in totale ha il peso di circa 2 kg.



Ovviamente questo è improponibile per una cucina di casa ma anche per un griller agguerrito.
Ho cercato di risolvere questo problema tagliando la fascia di pezza in "strisce" regolari  da circa 10 cm. 

 Con  spiedo d'acciaio tipico da barbeque ( circa 35 cm. di lunghezza) ho infilzato le due estremità piegandola leggermente, condito come da tradizione solo con del sale grosso l'ho messo sulla griglia del bbq per pochi minuti su entrambi i lati. 
Quindi ho portato in tavola e tagliato a fettine, pronto da mangiare subito prima che si freddi.











lunedì 31 marzo 2014

Faraona alla Cacciatora con Olive

Sembra assurdo come in tutti questi anni di onorata carriera da blogger la faraona manchi all'appello delle ricette più classiche. Devo subito porre rimedio a questa mancanza, perciò oggi vi presento la
  Faraona alla cacciatora con olive.

Prima di tutto però vediamo di conoscere meglio questo pennuto: è un volatile della famiglia dei galliformi noto anche con i nomi di "gallina faraona" "gallina di faraona" o "gallina di numidia". Originaria delle pianura dell'Africa occidentale, la faraona era allevata già dai greci e dai romani. Con la caduta dell'impero romano l'allevamento di tale animale venne abbandonato e reintrodotto in età medievale dai portoghesi.

Simile nell'aspetto ad una grossa pernice, le sue carni sono scure e saporite e, se allevata all'aperto, conserva un sapore selvatico. In cucina la faraona si adatta a moltissime preparazioni: ottima arrosto al forno o al tegame, farcita a piacere con diversi ripieni, si presta a cotture al cartoccio, alla creta, ma è buona anche brasata, al vino o in umido, ottime proprietà benefiche si ottengono dal suo brodo.


Ma veniamo alla ricetta di oggi: scegliere una bella faraona che andrà bene per 4 persone, dopo averla pulita (tolto testa, zampe, piume residue) e fatta a pezzetti si lava per bene togliendo residui di fiamma, eventuali pezzetti di osso e sangue. E' consigliabile fare queste operazioni il giorno prima della cottura in modo di lasciarla anche condita per una notte in frigorifero. Il condimento dovrà essere composto da abbondante rosmarino, salvia, aglio e timo, sale e pepe.



Per la cottura si scalda poco olio extravergine in una padella capiente o tegame. si fanno rosolare i pezzi di faraona finchè non avranno un bel colore dorato. A questo punto si sfuma con un bicchiere di vino bianco secco, si abbassa il fuoco e si fa cuocere per circa 1 ora, aggiungendo o integrando altri aromi a piacere (rosmarino salvia ecc.) Pochi minuti prima della fine cottura aggiungere le olive (qualità di gaeta/itrane) e insaporire, girando per bene e amalgamando il tutto.

Servire ben calda e mangiare,come richiesto dalla  tradizione, rigorosamente con le mani per spolpare tutti gli ossetti, anche se la carne sarà talmente tenera che si staccherà quasi da sola. 
Buon appettito

venerdì 20 dicembre 2013

Filetto di Maiale alle Castagne

Ormai sono lanciatissimo nella sezione "arrosti"  con questo post siamo ormai al terzo consecutivo.
Il  Filetto di Maiale alle Castagne è un'idea semplice e veloce per chi durante le feste
vuole un piatto originale, gustoso e facile da preparare senza dover ricorrere ad "effetti speciali"
per sorprendere gli ospiti.


E' sufficiente trovare un bel filetto di maiale, il suo peso può variare da 600 grammi fino al kilo, che sarà sufficiente dalle 4 alle 6 persone. Una volta pulito e sistemato si barda con della pancetta, (o lardo) in modo che la cottura non lo asciughi troppo, una volta legato e condito è pronto per essere cotto in tegame.


Dopo aver scaldato l'olio d'oliva, è necessario rosolare bene il filetto in tutti i suoi lati in modo da sigillare la carne e mantenere i succhi all'interno. Quando ha raggiunto un bel colorito si sfuma il tutto con del buon vino bianco secco. Si continua la cottura per 30 minuti aggiungendo rosmarino salvia e/o alloro (o altre erbe a gusto personale) avendo cura di non far asciugare la carne e rabboccare di vino qual'ora ce ne fosse bisogno. 
Per questa ricetta ho usato delle ottime castagne  tostate e surgelate che ho unito negli ultimi minuti di cottura, quanto basta per ammorbidirle e farle insaporire con il sugo della carne. In alternativa se usate quelle fresche è consigliabile metterle subito dopo la rosolatura della carne, e farle cuocere insieme al filetto. Dopo la cottura, far riposare il filetto per alcuni minuti quindi tagliare a fette alte e servire insieme alle castagne e al fondo di cottura.


Con questa ricetta inizia anche il consueto periodo di riposo (del blog)  dovuto alle feste natalizie quindi con l'occasione vi porgo tutti i migliori auguri per un felice e sereno Natale,  e un magnifico anno nuovo, ci sentiamo nel 2014 .
Tanti auguri a tutti.

lunedì 16 dicembre 2013

Giambonetto di Agnello ripieno di Castagne e Pistacchi

Continua il "mood" arrosto creativo dopo l'ultimo post  del maiale con broccoletti e salsiccia (dove c'è anche un riassunto delle altre versioni) questa volta ci spingiamo più in alto, abbiamo creato il
Giambonetto di Agnello ripieno di castagne e pistacchi

Il procedimento è molto semplice dopo aver scelto un bel cosciotto di agnello si disossa con cura lasciando solo il piccolo osso finale (che servirà per ricordare la "forma") il resto viene riempito con una farcia composta da  vitello, parmigiano, uovo e ovviamente pistacchi e castagne intere.

mentre per gli altri tipi arrosti poteva andar bene anche la cottura in tegame, per il giambonetto è tassativa la cottura in forno (circa un'ora)  magari accompagnato anche da delle classicissime ed intramontabili 
patate al forno (la sua morte)

In alternativa si può accompagnare con una salsa di castagne e/o crema di  pistacchi, io  per il "collaudo" mi sono tenuto sul classico e non ha sfigurato. Più avanti magari ci saranno altre versioni e abbinamenti, intanto
la potete prendere questo giambonetto come idea per le feste natalizie ;)


giovedì 12 dicembre 2013

Arrosto di Maiale con Salsiccia e broccoletti


In questo periodo tra i prodotti più venduti ci sono sicuramente  gli arrosti. Da qualche settimana abbiamo inserito qualche novità, oltre ai classici (ed intramontabili) arrosti  di vitello con castagne, e con carciofi abbiamo preparato l'arrosto di maiale con broccoletti e salsiccia.
Sfruttando uno dei più famosi abbinamenti fra verdura e carne abbiamo pensato a questa valida idea per portare a tavola un arrosto facile da preparare, gustoso e che sicuramente incontra il 
consenso di parecchie persone.

Per la sua preparazione è necessario ottenere una bella fetta dalla "lonza" ovvero la parte un po' più grassa che si trova sulla spalla del maiale. E' possibile ottenerlo anche direttamente dall'arista ma risulterebbe un po' più secco e stoppaccioso. Una volta preparata la fetta si mette al centro la salsiccia (solo la pasta senza budello) e i broccoletti, già lessati in precedenza e ripassati in padella con aglio olio e peperoncino.


Una volta adagiato il ripieno è pronto per essere arrotolato, legato condito e poi cotto.

Per la cottura è possibile sia la versione in tegame che al forno, in entrambi i casi è necessaria una
rosolatura con olio per sigillare la carne e renderla di un bel colorito.
Poi si prosegue aggiungendo vino bianco -o birra chiara- diluito con poca acqua
 (e rabboccando qualora si asciugasse troppo).
Tempo di cottura circa un'ora.
Una volta cotto lasciar riposare e tagliare a fette di circa 2 cm con coltello liscio.

Per altre idee su arrosti diversi e originali vi segnalo quello di tacchino con pere e formaggio, e quello con prugne e mele e visto che siamo in prossimità del natale vi ricordo anche la tacchina alla castagne.

giovedì 7 novembre 2013

Arrosto di Tacchino Pere e Formaggio

Tempo fa avevo scritto (e cucinato) l'arrosto di tacchino alle prugne e mele. Quest'anno continua la sperimentazione con altri abbinamenti sia "alternativi" che super classici, come ad esempio: 
Pere e Formaggio


Protagonista della ricetta è sempre il tacchino, carne bianca nutriente saporita e gustosa che ben si presta ad accostamenti con frutta e non solo. Inoltre siamo entrati nel mese di novembre quindi si possono iniziare le prove generali che porteranno al festeggiamento del Thanksgiving Day

Ma veniamo all'arrosto con pere e formaggio: prima di tutto è necessaria una bella fetta di Tacchino ben aperta e battuta.  Poi si prepara la farcia una base di macinato misto tacchino e vitello, insaporito con una fettina di prosciutto cotto, parmigiano, uovo e sale. Una volta adagiata la farcia al centro della fetta si inseriscono piccoli pezzi  di pera e formaggio. Si avvolge il tutto, si lega bene ed  infine si condisce leggermente con aromi (sale, salvia, rosmarino) e si mettere a cuocere.

Essendo il tacchino una carne molto magra è preferibile una cottura al tegame, prima con olio per rosolare poi acqua e vino per un'ora circa (in alternativa anche del brodo, e comunque continuare a bagnare se il liquido si esaurisce prima della fine cottura).

Per questa ricetta ho usato un pecorino della tuscia di media stagionatura, in modo che il gusto deciso potesse reggere la cottura e l'accostamento sia alla carne che alla frutta.

sabato 28 settembre 2013

Arista di maiale prosciutto & fichi

Settembre, si sa, è il mese dei fichi. Già l'anno scorso mi sono cimentato in una ricetta che comprendeva l'accostamento del dolce frutto e del petto d'anatra. Quest'anno ho  voluto bissare con una nuova ricetta, e senza troppa fantasia ma andando sul sicuro (ma soprattutto sulla sostanza) ho preparato un
arista di maiale al prosciutto e fichi.


La preparazione è molto semplice: si apre a "libro" un pezzo di arista si riempie con prosciutto crudo e dei fichi tagliati a fettine si richiude, si lega con attenzione, cercando di non far fuoriuscire il ripieno e poi si passa alla cottura.


Per questo tipo di arrosto (ma anche altri tipi) mi sento ormai di consigliare due tipi di cotture:

Tegame  
Metodo classico, una volta condito e insaporito con spezie varie viene prima rosolato con olio, poi bagnato con vino bianco (o birra) coperto e cuocere per circa un'ora. Far riposare e portare in tavola.

Forno :
 Da qualche tempo per gli arrosti cotti in forno stiamo usando un accorgimento particolare ovvero l'uso della carta forno. Tutto è iniziato con il filetto di maiale in crosta di pane 

quindi anche per questo arrosto una volta preparato e condito verrà avvolto nella suddetta carta, messo in cottura al forno a 180 gradi per 1 ora senza olio, vino, acqua niente. In questo modo tutti gli umori della carne rimarranno all'interno del "cartoccio" non asciugando la carne, e insaporendola con il sugo creato. Una volta finito il tempo, scartare e rinfornare per 5 minuti con grill solo per creare la "crosticina". Dopo questo passaggio, far riposare ed infine  è pronto per essere servito.


Nota: Come gran parte degli arrosti il pezzetto che è avanzato per il giorno dopo era molto più buono di quando era appena cotto ;) 

mercoledì 12 giugno 2013

Spare Ribs

L'America è un grande paese, e anche come  tradizioni culinarie offre molte ricette che magari non sempre trovano d'accordo noi italiani..... tuttavia quando si parla di carne ed in particolare di barbecue "ci fanno scuola" come si suol dire.

Lasciando da parte i tagli di manzo dedicati alle cotture alla brace, (ci sarà modo di parlarne meglio in
 futuri post)  negli USA hanno una grande devozione per le RIBS, conosciute in Italia col nome 
di costine (o spuntature).
Rispetto alla nostra tradizione questo pezzo di carne viene tagliato in maniera diversa: a strisce longitudinali in modo di avere un pezzo di  carne alternato di carne e osso.
 Nella versione americana  vengono marinate a lungo con varie spezie  e cotte sul barbecue 

Questa volta invece vi presento le Spare Ribs a modo mio.


Invece del  singolo pezzo di costine abbiamo preso la pancia intera del maiale. Come  potete vedere nelle foto  abbiamo lasciato la pancetta "addosso" alle costole che abbiamo però inciso in modo da agevolare il taglio una volta cotto.
Prima di metterlo in formo, lo abbiamo fatto marinare "a secco": ovvero condito con sale ed erbe aromatiche per 24 ore. Una volta insaporito bene lo abbiamo avvolto nella carta forno e infine cotto a bassa temperatura (80°) per circa 6 ore. Trascorso tutto questo tempo e scartato,  sono bastati 15 minuti di forno secco ad alta gradazione (215°) per creare la "crosta" di cotenna.



Inutile commentare la scioglievolezza della carne  un mix di sapori dato dalla parte esterna croccante, il grasso e magro che si fondono insieme e l'osso che dona quel tocco in più soprattutto quando è finita la carne e si deve "rosicchiare"...

In versione più piccola è un pezzo adattabilissimo al barbecue una valida alternativa a bistecche e salsicce. Presto ci saranno altri suggerimenti per gli amanti del grill, nel frattempo se siete troppo impazienti date un'occhiata a questa ricetta qui. ;) (e anche questo post)

domenica 9 dicembre 2012

Tacchina ripiena alle castagne


Ho preparato questa Tacchina ripiena alle castagne, in onore del giorno del ringraziamento. Anche se non amo "prendere in prestito" festività estere (e in particolare americane) ma per questa ho fatto una piccola eccezione. Personalmente ritengo che sia molto importante "ringraziare" e vi consiglio prima di leggere le origini di questa giornata e subito dopo passare a questo video sempre sull'argomento.




Il Thanksgiving day è passato, ma questa tacchina può andare benissimo come protagonista per il pranzo di Natale o per qualsiasi altra occasione durante tutto l'arco delle feste. Sarà un successo e piacerà a tutti. 
Godetevi questo servizio fotografico fatto come al solito dalla bravissima Elisa Kitty's Kitchen mentre la ricetta e procedimento per la cottura la potete trovare sul blog "ufficiale".   ;)





giovedì 22 marzo 2012

Sovracoscia di Tacchino Arrosto (anca)


Come bene sappiamo il tacchino si presta a tantissime preparazioni, si parte dalle semplici fettine di fesa (adatte per chi è a dieta e per gli sportivi, visto il loro scarso contenuto di grassi e l'elevato quantitativo di proteine e ferro) per passare al classico arrosto al vapore, oppure a quello con prugne e mele, solo per fare alcuni esempi ma ci sono tantissime varianti tutte molto buone.


Tuttavia, per chi volesse un arrosto semplice di carne bianca, magro, tenero e al tempo stesso saporito come uno di carne bovina, consiglio la sovracoscia di tacchino.


Magari non è sempre facile reperila, poichè si trova solo quando arriva il tacchino maschio da 15 kg. Una volta sezionato, si prende solo la parte sopra al fusello, appunto la sovracoscia (mentre il fusello è buono solo per ottenere del brodo poichè al suo interno è pieno di filamenti e tendini)






Una volta disossata, sgrassata, e spellata è pronta per la preparazione ad arrosto (foto sotto).



Senza bisogno di essere legata, si lascia aperta e viene condita con le classiche spezie: aglio, salvia, rosmarino e poco pepe nero. Si lascia insaporire per qualche ora (o ancora meglio il giorno prima) e poi si mette in forno come un tradizionale arrosto, prima poco olio per rosolare poi vino bianco e si bagna se si asciuga troppo. Totale di cottura 1 ora con il forno a 200°




Il contorno ideale sono le patate al forno con tanto rosmarino, e se vi avanza un pezzetto di carne il giorno dopo sicuramente sarà ancora più buono. Provare per credere, buon appetito ;-)

giovedì 23 febbraio 2012

Chicken Wings



In tutti questi anni mi è capitato spesso di parlare di Hamburger, ultimamente c'è stata anche una gara, (ve la ricordate?) beh questo vi fa capire come ormai queste "polpette ammericane" siano entrate a pieno titolo anche nella nostra cultura gastronomica (non sempre ricettiva a influenze straniere).

Ma l'America è grande e non ci sono solo hamburuger. Un altro piatto tipico, sono le famose Chicken Wings, ovvero le alette di pollo.
A quanto pare la ricetta tradizionale proviene dalla città di Buffalo anche se gironzolando per la rete non sono riuscito a trovare un'unica ricetta. In realtà ci sono molte varianti, tutte molto speziate e piccanti ci sono versioni con aglio o formaggio o qualsiasi salsa le possa far diventare iper-caloriche.
E poi ovviamente vanno fritte.

Di sicuro è stata la pietanza preferita da gustare (o meglio sgranocchiare) durante il recente Super Bowl, la finale di football americano.

Tutta questa premessa è stata necessaria, altrimenti sarebbe stato "banale" presentare delle semplici alette di pollo in questo post.
Anche se queste sono state fatte a modo nostro e l'America ci è servita solo d'ispirazione.
Ecco come le abbiamo preparate: dopo aver pulito accuratamente le alette (e anche tolto tutti i peli residui) le abbiamo condite semplicemente con del pane grattato grosso leggermente affumicato e della paprica dolce.

Per la cottura è neccessario preriscaldare il forno a 200° , adagiare bene le alette sulla placca coperta da un foglio di carta forno e fare un giro d'olio d'oliva appena prima di infornare.
Cuocere per circa 2o minuti, inserendo la funzione grill 5 minuti prima della fine per dare un ultimo tocco di croccantezza.

Servire calde accompagnate da ketchup o maionese.