Con il post di oggi, ritorno a bomba su un argomento a me tanto caro, le Animelle. Infatti nel 2009
pubblicai il primo post riguardante questa specialità, ma al solo scopo didattico, senza ricetta.
Da allora e fino ad oggi è sempre fra i post più letti (date uno sguardo alla colonna a destra) per cui dopo parecchio tempo mi è sembrato doveroso presentarvi la preparazione più classica, la vera morte loro, ovvero le Animelle fritte
Prima di tutto è bene ricordare cosa sono le animelle: negli animali (bovini ed ovini, quelli che ci interessano) è la parte che per noi umani corrisponde al Timo. Situata alla base del collo, si trova solo negli esemplari giovani infatti dopo la crescita viene pian piano riassorbita dall'organismo, ritirandosi.
Infine, prima di passare alla ricetta, è bene saper distinguere fra due tipologie principali di animelle: quelle di abbacchio, più piccole saporite e dunque anche più pregiate, e quelle di vitella.
Passiamo alla ricetta:
-Lessare in acqua salata per alcuni minuti evitando che si sfaldino. Per quelle di vitella una volta raffreddate è necessario togliere una pellicina da cui sono avvolte. Asciugarle bene e tagliarle a fettine o piccoli pezzi.
- Preparare una pastella : 200 gr di farina, 350 gr di farina di riso, 1/2 litro di acqua gassata ghiacchiata.
Immergere le animelle nella pastella e friggerle in olio per pochi minuti (finchè non sono dorate)
N.B: Nella ricetta ho usato quelle di vitella che per dimensioni e consistenza permettono l'uso della pastella, per quelle di abbacchio consiglio una volta lessate, di passarle nella farina e friggerle per pochi minuti nel burro chiarificato.
Prossimamente un'altra ricetta a base di animelle sarà un primo piatto con una verdura in abbinamento,
stay tuned ;)