mercoledì 3 dicembre 2008

Il Cuore di Vitello


Dopo parecchio tempo torniamo a parlare del "Quinto Quarto" (non quello dell'amico Leonardo) ma bensì, si chiama così quello che a Roma indica le parti interne e meno nobili del bovino. Infatti, in gergo, ci sono i due quarti anteriori e i due posteriori, tutto quello che non è compreso rientra nel Quinto Quarto.

Quindi nei mesi scorsi dopo aver preso in "esame" in vari post il Fegato, la Trippa, la Coda, la Pajata (anche se d'agnello) oggi parliamo del Cuore.


Purtroppo per quanto riguarda vere e proprie ricette non ce ne sono (e nemmeno ne ho trovate su internet) spesso viene utilizzato come il fegato, ovvero cotto ai ferri con qualche goccia di limone sopra. Ma alcune persone lo fanno anche panato oppure alla veneziana (con tanta cipolla come si fa il fegato appunto).

Più che per la ricetta, ho fatto questo post perchè non capita molto spesso che ci portino un cuore, quindi è più da prendere come "documentario di anatomia" che altro.
E poi, anche se è brutto dirlo magari, a me piace molto esteticamente.
Nelle foto in basso si può vedere la parte "alta" del cuore ovvero dove entrano le arterie mentre nell'altra foto c'è il cuore "sezionato".

Spero di non aver "disgustato" le persone più sensibili (in questo caso me ne scuso) ma in fondo anche questo fa parte della "mia vita tra la carne" :)

10 commenti:

Daniela @Senza_Panna ha detto...

Bello!! A me piace anche da mangiare.

Ricette con il cuore:
http://www.google.it/search?hl=it&q=ricette++cuore&meta=

Lydia ha detto...

Mai mangiato e neanche mai visto

Anonimo ha detto...

In argentina è una vera prelibatezza..
Soprattutto quello d'agnello..
Ovviamente alla Parrilla...

Giacomastro..

pinguil ha detto...

hai fatto riaffiorare in me il ricordo di una lezione di biologia in seconda superiore durante la quale fui chiamata dalla prof a sezionarlo davanti alla classe!!!!
fu un pessimo momento :-)

Anonimo ha detto...

Ricetta scandinava.

Ingredienti: 4 cuori di maiale
12 prugne
½ l. brodo di gallina o verdura
1-2 carote
1 porro
mezzo sedano
2 foglie d'alloro
1 dl. panna liquida
½ cucchiaino di peperoncino
sale
pepe
in po´d'olio per rosolare i cuori


Azione! Ciak:
scaacqua e pulisci i cuori molto attentamente..
sala e pepa ogni cuore, riempili con le prugne e chiudili con un ago da carne - o cucili.

Pulisci le verdure e affettale.-

Rosola ora i cuori in una pentola cui avrai versato un po´d'olio.

Qiando i cuori sono rosolati aggungi le verdure.

Lasciale scottare un paio di minuti,
ed aggiungi mezzo litro di brodo e l'alloro. Ora aggiungi anche il pperncino.

Quando il tutto comincia a bollire abbassa e lascia a fuoco basso per un'ora. Gira ogni tanto i cuori.

Quando i cuori sono teneri tirali fuori e metteli da parte.
Setaccia la salsa - se non ci vuoi le vedure - altrimenti tira solo via le foglie di alloro.

Aggiungi la panna liquida.

Se vuoli una salsa piu´spessa aggiungici una manciata di farina o di fecola. Aggiusta con sale e pepe se necessario. Occhio al sale se usi un brodo giá ben salato di suo.

Fai ridurre q.b.
Taglia cuori a fettine e servile
nella salsa o con la salsa come contorno
buon appetito!

Anonimo ha detto...

Stefano scrivi dei post splendidi pieni di passione per il tuo lavoro....bravo! Sto imparando un sacco di cosette interessanti con te!
*Barcellonese*

Rosetta ha detto...

In guazzetto è ottimo, e poi non bisogna cuocerlo troppo, altrimenti diventa duro.

Anonimo ha detto...

Il cuore mi piace molto, anche se purtroppo lo cucino sempre allo stesso modo. In un ristorante vicino Perugia ho mangiato degli ottimi ravioli di cuore di chianina conditi con burro e salvia.
Domenico

Anonimo ha detto...

io ho imparato a cucinarlo dalla mia mamma che ce lo dava da piccoli perché era un tipo di carne che costava poco e che ci potevamo permettere più serenamente.
Secondo me mangiar il quinto quarto è una scelta consapevole e giusta se si mangia la carne; fa bene, è buono sapendolo cucinare, e altrimenti andrebbe gettato, e la vita del vitello sarebbe stata sacrificata inutilmente.

Mia madre faceva un breve soffritto aglio e olio e poi lo cucinava in padella. Veniva ottimo e con il sughetto ci condiva gli spaghetti, aggiungendo un po' di prezzemolo e peperoncino.
Mi hai fatto venire voglia di farci un post :-)

Iacopo ha detto...

In Perù gli spiedini di cuore di manzo sono molto apprezzati e si vendono per strada. A me piacciono molto. Loro li lasciano macerare in un trito di spezie e poi li arrostiscono.