Prima di tutto mi voglio scusare per la scarsissima qualità della foto purtroppo la digitale ufficiale è morta e questa di scorta fa quello che può...
Ma veniamo al dunque,come sapete "a causa" del mio lavoro passo gran parte della giornata in mezzo a tante prelibatezze, quindi qualche volta mi piace preparare a casa dei piatti che mi permettono di riscoprire alcuni sapori dimenticati della mia infanzia ed elaborare materie prime "povere".
Come il caso di queste "Fettuccine al Sugo di Rigaglie" un classico della cucina del centro Italia e in particolare della Toscana e dell' Umbria
La ricetta è molto semplice e come detto si prepara con quello che oggi si chiamano "scarti " del pollo (invece una volta erano ingredienti normali) ovvero i fegatini, i cuori e a volte anche le creste testicoli ecc..., insomma tutte le interiora del pollo chiamate comunemente rigaglie (o rigaje).
Ecco come procedere: preparate un soffritto con della cipolla e carote tagliate molto sottili, aggiungere le rigaglie tagliate a pezzettoni, quando avranno cambiato colore (diventeranno scure) sfumare con del vino bianco, appena evaporato aggiungere della conserva di pomodoro e aromatizzare con salvia e timo (o rosmarino) lasciar cuocere a fuoco lento per un ora o comunque fino a quando si otterrà un bel sugo denso e saporito.
Cuocere le fettuccine all'uovo e scolarle al dente, mantecare a caldo il sugo con la pasta in un ampio tegame.
Nella mia versione prima di mantecare ho dato un ulteriore sminuzzata alle rigaglie ma in alcune versioni viene servito un sugo più "grosso".
Piccolo suggerimento: consiglio di abbondare nelle dosi perchè il giorno dopo e anche più buono :)
4 commenti:
Che buone queste fettuccine, dalle mie parti tra Veneto e Friuli, le rigaglie sono dette " rovinassi".
Ciao Daniela.
E abbondiamo!
Ottima iniziativa :-D
Anche nella cucina romana, quella popolana, erano uno dei "piatti principi".
Ommamma, devono essere mondiali!!!!!!
Non le conoscevo
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