martedì 3 giugno 2008

Ristorante "Il Granchio" -Terracina- (LT)

Era da tempo (più di un anno) che volevo andare in questo ristorante, purtroppo la distanza non facilita la visita, anche se d'estate passo spesso le domeniche al Circeo.

Fortunatamente ogni tanto il calendario mi è amico e concede ben due giorni utili di vacanza.
Come non approfittare per tornare al mio buen retiro (il mare del Circeo) e dedicarmi a una bella mangiata? Non potevo sottrarmi. :)

Così dopo una giornata dedicata solo al mare e spiaggia, lunedi mattina festeggio la Repubblica andando a pranzo al Granchio.


Il ristorante è situato nel cuore di Terracina in una traversa del corso subito prima di Piazza Garibaldi. La via può risultare anonima e anche l'entrata passa inosservata, ma una volta dentro, la sala interna è molto bella e miè piaciuta subito. Semplice ben illuminata è un alternarsi di bianco e rosso sulle pareti e sedie e poi belissimo il "quadro" lungo l'intera parete (continua anche oltre la foto) raffigurante i pesci.






Dopo aver apprezzato la parte estetica passiamo alla "sostanza" e qui ce n'è parecchia, solo pesce locale e freschissimo "aggiudicato" all'asta dal patron Luca e cotto in maniera ottima dalla moglie Daniela (che oltretutto si occupano anche del servizio). Si inizia con:




il benvenuto dello chef (anzi 3) : un' ostrica fritta con riduzione di aceto balsamico (deliziosa), spada sfumato con Schlenkerla (una birra affumicata tedesca) su passatina di patate e spolverata di caffè, e per finire del riso selvaggio soffiato. Il tutto accompagnato da una buona bollicina francese.

Pane (veramente ottimo, rimpiazzato per ben 3 volte) fatto con lievito madre di 80 anni nelle versioni con erbe robuste, del pan brioche alla camomilla, pizza pane e dei grissini stirati. Il tutto accompagnato da un buonissimo burro d'alpeggio.

Questo è un piatto sbalorditivo per la sua semplicità e sorprendente per il gusto. Si tratta di un fragolino (o pagello) sfilettato e messo nel barattolino con un filo di olio e sale e un rametto di timo, cotto a bagnomaria. Materia prima eccellente e idea geniale.

Anche qui siamo su altissimi livelli: è una passatina di spernocchia -cicala di mare- (ottenuta cuocendola in padella con pomodoro) insieme ad un bocconcino di merluzzo e polpettine di broccoletti. Rigorosa scarpetta alla fine. Forse il piatto migliore.


Tonnarelli tirati a mano al nero di seppia con gamberetti al vapore e bottarga di muggine.


Questo è un extra gentilmente offerto: delle vongole veraci locali cotte alla brace.


un tonneto (palamito) avvolto nel lardo in crosta di melanzane con salsa al basilico e chips di patate.



Il predessert: un bicchierino composto da cioccolato al latte, infuso di caffè, e cioccolato all'anice stellato.



Tortino di robiola e pere (morbidissimo e molto gustoso) con julienne di pere con vino rosso caramellato. Effetto rinfrescante.



Tozzetti alle nocciole e cioccolato fatti in casa.

La piccola pasticceria, accopagnata dalla scelta fra 3 passiti (ottimo uno locale)
Piccole ganache di cioccolato al limone e alla banana per accopagnare il caffè, per il quale c'era dello zucchero grezzo di canna e barbabietola. Per finire cioccolatini Valrhona.
Sicuramente un indirizzo da tenere a mente per gli amanti del pesce "vero". Qui si mangia solo pesce locale e la qualità della materia prima e indiscutibile, il punto di forza è soprattutto nelle cotture semplici ma gustose che riescono a mantenere inalterati i "sapori mediterranei" spesso trascurati o "coperti"nella cucina creativa. Per me, che mi piace molto il pesce, ma non ho mai occasioni cosi, è sicuramente un pranzo memorabile.

Ristorante "Il Granchio"
Via del Rio 10, Terracina (LT)
0773-709696

Dopo un grande pranzo come questo è consigliabile, se non obbligatorio, fare una bella passeggiata sul monte S. Angelo, situato proprio alla spalle di Terracina e dal quale svetta l'imponente Tempio di Giove-Anxur.
Oltre alla storia romana, che si può toccare con mano (qui ci sono altre informazioni per gli interessati) si può godere di un bellissimo panorama che da una parte offre il promontorio del Circeo, mentre dall'altra si vede Gaeta. In una giornata senza umidità e foschia sarebbe anche possibile vedere le Isole Pontine.




19 commenti:

Anonimo ha detto...

WOW!!!
Tutto a dir poco splendido!!!
Complimenti!!

Daniela @Senza_Panna ha detto...

Splendido davvero e anche molto buono. Per me il numero uno è stato il barattolino. Anche se è difficile una classifica. Non a caso sulla guida del gambero rosso la cucina ha 49 punti.
Bravissimi Daniela e Luca.

Daniela @Senza_Panna ha detto...

E ho anche vinto una scommessa con me stessa che ho fatto alle 2 di notte! :-)))))

JAJO ha detto...

Grande Stefano, a Terracina (splendido e pieno di storia romana il centro storico) avevo mangiato a La Romantica (http://viaggi-cucina-e-io.blogspot.com/2006/08/giro-ditalia-ovvero-vacanze-mordi-e.html - 6a tappa :-D) ma Il granchio me lo segno di sicuro :-D
E, dopo una passeggiata al Tempio come non prendere 2 o 3 "minibombe" in Via della Vittoria ?!? :-D

Daniela @Senza_Panna ha detto...

Jajo, Stefano ti sta rubando il mestiere :-DDDD
Ormai perdi colpi e accusi l'età!!! :-PP

Lydia ha detto...

Conosco benissimo il tempio di Giove Anxur!!!!!!
Quante belle cose, però la mia salivazione è aumentata notevolmente davanti al tortino di robiola e pere.
HO FAMEEEEEEEEE

Daniela @Senza_Panna ha detto...

Lydia, immaginavo che tu lo conoscessi se non altro almeno di nome.

E il tortino è splendido (e pure ottimo!!!). Vacci in barca, il Granchio è vicinissimo al porto.

raissa79 ha detto...

Ne ho sentito parlare bene insieme al Marconi 23, lo testerò a settembre ora inizia il delirio da quelle parti...il costo? Hanno un menu degustazione? Grazie per la bella rece!

Anonimo ha detto...

Daniela, effettivamente a me sembra tutto ottimo... uno meglio dell'altro...
Anche io vorrei sapere il prezzo... è proprio una bella idea... appena ho una giornata libera vi frego l'idea e ci faccio un salto pure io :-)

Daniela @Senza_Panna ha detto...

Stefano, manca la foto migliore :-DDDD

(non è la tua ahahahah!!! sono i sassi!!)

stefano ha detto...

@ Lydia: Come mai conosci bene quel tempio? hai vissuto a Terracina? cmq il dolce era veramente buono.

@ Raissa e a tutti quelli interessati al prezzo: ci sono vari menu degustazione io ho scelto una via di mezzo ed è venuta sui 66 euro (mi pare). cmq i vari menu sono fra i 60 e gli 80 euro. Cantina con ricarichi onestissimi (sauvignon san valentin 2006 san michele appiano 25 euro).

@ jajo: se si ricomincia con le bombe poi devi arrivare al circeo a piedi per digerire (cmq penso di aver capito dov'è sempre in una vietta dietro la piazza vero?) :)

Daniela @Senza_Panna ha detto...

e la foto dei sassi?? :-PPPP

Daniela @Senza_Panna ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Lydia ha detto...

No, Stefano, Terracina manca nel novero dei posti in cui ho vissuto per lavoro.
Però conosco il tempio di Giove Anxur perchè io sono resturatrice archeologica e quindi io sguazzo dove ci sono pietre vecchie e decadenti!!!!

stefano ha detto...

@ Lydia: e che fai laggiù allora????? qui a Roma siamo pieni di pietre vecchie e decadenti...trasloca subito :))

JAJO ha detto...

Lydia, ti aspettiamo :-D
Stefano, è proprio quello il ristorante: non male (a parte il proprietario canterino hahahahaha), ma mi aveva colpito un altro ristorante con dei tavoli all'aperto su un prato (!) ma erà già completo, non penso sia il Granchio. Ma ci tornerò !!!

P.S.: non ci crederai ma le minibombe sono leggerissime: addirittura io che soffro purtroppo i lieviti non avevo alcun problema di digestione, eppure ne mangiavamo 2 o 3 a mezzanotte !!!

irisdonoprezioso@blogspot.com ha detto...

ciao sono Annamaria de L'ingrediente principale (blog neonato e sconosciuto). Ti scrivo in merito al tuo post sulla Rosa. Io sono di Napoli e a Napoli si chiama Pezzo a cannello. Sul libro di jeanne Carola Francesconi "La cucina napoletana" a pag 370 c'è un prospetto con i nomi napoletani dei vari tagli e i nomi adoperati nelle altre regioni, se ti interessa lo fotografo e te lo invio. Riguardo a questo post e al libidinoso accenno alle "bombe" se ti interessa ho la ricetta delle bombe di San Felice Circeo estorta con la scusa di essere incinta, di dover partire e quindi rinunciare alle suddette in caso di "voglie". Sono stata in vacanza per tre anni non consecutivi a san felice e non ho mai più mangiato bombe così buone altrove. Grazie e alla prossima. Annamaria

stefano ha detto...

Grazie a te Annamaria :) .
Se ti va sarei curioso sia della ricetta delle bombe che della pagina dei tagli campani. Magari mi spedisci tutto per mail che trovi nel profilo.
Ciao.

Anonimo ha detto...

Sono stata al granchio sabato scorso, ci vado ogni anno, ma quest'anno sono rimasta davvero delusa, sia dalla pochezza dell'antipasto (il viaggio, che una volta era il loro forte) che dal servizio, lento e faticoso.
addirittura il crudo lo abbiamo dovuto chiedere a parte, altro che viaggio!