Come promesso ecco l'ultimo (giuro!) post su NY ma questa volta parlarò solo di cibo.
In una città mutevole e multiculturale come questa, non ci si può permettere di fare un salto nel buio anzi bisogna avere le idee ben chiare su cosa si vuole mangiare vista l'offerta infinita di locali. Io (forse per deformazione professionale mi sono orinentato sulla carne) Anche se non sono un turista "enogastrosborone" (visto che le migliori tecniche e materie prime sono a casa nostra) mi sembra comunque giusto concedersi un buon pasto dopo aver scarpinato tutto il giorno. Perciò prima della partenza ho cercato di reperire più informazioni possibili da persone appassionate e di fiducia. Come punto di partenza è molto interessante il blog di Chiara
Il pranzo di Babette che ha una
ricca sezione dedicata a ny con svariati indirizzi classificati per genere. Poi qualche tempo fa ero rimasto colpito da
questa classifica sul blog di
Alberto Rinaudo. Infine non potevo non chiedere un consiglio ad una grande chef che ben conosce il paese a stelle&strisce (
Cristina Bowerman by
Glass) alla fine posso comunicarvi che tra i migliori ristoranti di New York ci sono:
- Megu
- Per se
- Portherhouse
- Momufoku
- Peter Luger
Tanto per essere chiari non sono riuscito ad andare in nessuno di questi (c'era l'intenzione di andare alla famosa steakhouse Peter Luger ma occore prenotare qualche mese prima....) Vi domanderete dunque dove diavolo ho mangiato....allora, ho provato gli hamburger di P.j. Clarke e di Jackson Hole Da segnalare sempre in tema di carne anche Smith e Wollensky che ho lisciato di poco.... e anche
Southern Hospitality indicata da Gianfranco di
bbq4all ma anche qui non sono riuscito ad andare :-( Per prendermi una pausa da tutti questi trigliceridi una sera è toccato al pesce, sempre grazie ai consigli dei soliti noti, sono andato di corsa al
Grand Central Terminal (ebbene si, una fantastica stazione ferroviaria nel cuore di ny) e ho cenato all'
Oyster Bar (attenzione ultima entrata alle 21.30 !!!) dove ho potuto gustare un'ottima aragosta del Maine, ma c'è una scelta sterminata di pesce. Poteva infine un italiano a New York non mangiare la pizza ??? (non volevo ma sono stato costretto) e la scelta è ricaduta sullo chef italiano più famoso in america ovvero
Mario Batali ed ho mangiato da
Otto. Una delle ultime cene è stata consumata nei pressi dell'albergo (la stanchezza si faceva sentire) a Times Square dove Antonella di
Croce e delizia mi ha suggerito il bbq di
Virgil dove ho gustato questa t-bone steak. L'ultimo pranzo invece è stato allo Shake Shack un chiosco situato in Madison Square Park (in pratica sotto al
flatiron) un bel parco dove prima si ordina, poi ti danno una specie di walkie talkie vibrante che avverte che il panino è pronto.... Infine ci sono i
piatti tipici che non potevo assolutamente perdere. Ecco i
Pancakes I migliori sono quelli di sarahbet of course (degustati in un brunch domenicale davanti a central park...chevelodicoaffà) e i
Bagel questi li ho presi da Un semplice forno, niente di più, ma ottimo prodotto Che avrei dovuto riempire con del salmone affumicato o della crema di formaggio...ma c'enerano anche di "farciti" (ai frutti di bosco, e con vari semini) che erano buoni anche da soli. Infine se dopo tutte queste cose non siete ancora sazi, non occore andare lontanto, in ogni angolo di strada c'è un chiosco (o meglio carrettino) che vende splendidi hot-dog ($ 1.50- 2.00) oppure un Prezelt scritto proprio con la P ($ 3.00) i migliori sono
sabrett. In conlusione sono felice di stare in Italia perchè di sicuro se vivessi negli Usa sarei un super obeso. A qualsiasi ora del giorno e in qualunque parte della città c'è sempre qualcosa da mangiare... certo ho visto anche cose che fanno passare l'appetito ma insomma... Qualunque ristorante scegliate controllate se è stato recensito da
Zagat (una specie di gamberorosso) in quasi tutti quelli in cui sono stato c'era la vetrofania, non so l'attendibilità ma potrebbere essere un'ulteriore garanzia... e se volete essere sicuri di trovare un posto c'è un utilissimo sito di prenotazioni online si chiama
opentable Spero di essere stato esauriente ed aver soddisfatto tutte le vostre curiosità :-) appunamento al prossimo
Come promesso ecco l'ultimo (giuro!) post su NY ma questa volta parlarò solo di cibo.
In una città mutevole e multiculturale come questa, non ci si può permettere di fare un salto nel buio, anzi bisogna avere le idee ben chiare su cosa si vuole mangiare vista l'offerta infinita di locali. Io (forse per deformazione professionale) mi sono orientato verso carne
Anche se non sono un turista "enogastrosborone" (visto che, a mio parere, le migliori tecniche e materie prime sono a casa nostra) mi sembra comunque giusto concedersi un buon pasto dopo aver scarpinato tutto il giorno. Perciò prima della partenza ho cercato di reperire più informazioni possibili da persone appassionate e di fiducia.
Come punto di partenza è molto interessante il blog di Chiara de
Il pranzo di Babette che ha una
ricca sezione dedicata a ny con svariati indirizzi classificati per genere.
Poi qualche tempo fa ero rimasto colpito da
questa classifica sul blog di
Alberto Rinaudo.
Infine non potevo non chiedere un consiglio ad una grande chef che ben conosce il paese a stelle & strisce (
Cristina Bowerman by
Glass)
alla fine posso comunicarvi che tra i migliori ristoranti di New York ci sono:
- Megu
- Per se
- Portherhouse
- Momufoku
- Peter Luger
Tanto per essere chiari non sono riuscito ad andare in nessuno di questi (c'era l'intenzione di andare alla famosa steakhouse Peter Luger ma occore prenotare qualche mese prima....)
Vi domanderete dunque dove diavolo ho mangiato....allora tanto per iniziare ho provato gli hamburger
di
P.J. Clarke's
e di
Jackson Hole
Da segnalare sempre e solo in tema di carne anche
Smith e Wollensky che ho lisciato di poco....
e anche
Southern Hospitality indicata da Gianfranco di
bbq4all ma anche qui non sono riuscito ad andare :-(
Per prendermi una pausa da questa overdose di trigliceridi, una sera è toccato al pesce, sempre grazie ai consigli dei soliti noti, sono andato di corsa al
Grand Central Terminal (ebbene si, una fantastica stazione ferroviaria nel cuore di ny) e ho cenato all'
Oyster Bar (attenzione ultima entrata alle 21.30 !!!) dove ho potuto gustare un'ottima aragosta del Maine, ma c'è una scelta sterminata di pesce.
Poteva infine un italiano a New York non mangiare la pizza ??? (non volevo ma sono stato costretto) e la scelta è ricaduta sullo chef italiano più famoso in america ovvero
Mario Batali ed ho mangiato da
Otto. ( vi risparmio la foto che nemmeno ho fatto :-))
Una delle ultime cene è stata consumata nei pressi dell'albergo (la stanchezza si faceva sentire) a Times Square dove Antonella di
Croce e delizia mi ha suggerito il bbq di
Virgil dove ho gustato questa t-bone steak.
L'ultimo pranzo invece è stato allo
Shake Shack un chiosco situato in Madison Square Park (in pratica sotto al
flatiron) un bel parco dove prima si ordina, poi ti danno una specie di walkie talkie vibrante che avverte che il panino è pronto (il ketchup è opera mia...)
e anche lo scoiattolo sembra aver gradito :-) !!!
Infine ci sono i
piatti tipici che non potevo assolutamente perdere. Ecco i
Pancakes
I migliori sono quelli di
Sarabeth's of course (degustati in un brunch domenicale davanti a central park...chevelodicoaffà)
e i
Bagel
questi li ho presi da
H & H
Un semplice forno, niente di più, ma ottimo prodotto
Avrei dovuto riempirli con del salmone affumicato o della crema di formaggio...ma ce n'erano anche di "farciti" (ai frutti di bosco, e con vari semini) che erano buoni anche da soli.
Infine se dopo tutte queste cose non siete ancora sazi, non occore andare lontanto, in ogni angolo di strada c'è un chiosco (o meglio carrettino) che vende splendidi hot-dog ($ 1.50- 2.00) oppure un Pretzel scritto proprio con la P ($ 3.00) i migliori sono
sabrett.
In conlusione sono felice di stare in Italia perchè di sicuro se vivessi negli Usa sarei un super obeso. A qualsiasi ora del giorno e in qualunque parte della città c'è sempre qualcosa da mangiare (noccioline zuccherate, cappucini di starbucks :-) ecc ecc...) certo ho visto anche cose che fanno passare l'appetito ma insomma...
Qualunque ristorante scegliate controllate se è stato recensito da
Zagat (una specie di gamberorosso) in quasi tutti quelli in cui sono stato c'era la vetrofania, non so l'attendibilità ma potrebbere essere un'ulteriore garanzia... e se volete essere sicuri di trovare un posto (cosa non facile) c'è un utilissimo sito di prenotazioni online per quasi tutti i ristoranti si chiama
opentable
Spero di essere stato esauriente ed aver soddisfatto tutte le vostre curiosità :-) appunamento al prossimo viaggio allora :-)
7 commenti:
carino, mi sembra quasi di esserci stata e mi hai ricordato che è molto che non faccio i bagel...
:-)))
davvero un bel post, complimenti.. ma se hai bisogno di altre informazioni le puoi trovare anche su Trivago
bel reportage, bravo! sono contenta che l'Oyster bar ti sia piaciuto
grazie Dede intanto continuo a farmi una cultura sul tuo blog... ma ogni quanto torni a ny???
rileggendo il post mi sono accorto che non ho parlato di Hell's Kitchen... e adesso????????
L'avevo pure a 2 passi dall'albergo... :-(
Ciao Stefano, quaindi se stato da Virgil's. Se avessi saputo che avevi intenzioni serie ti avrei elencato altri posticini molto più validi :)
Grazie Antonella....di sicuro ci sarà un next time e quindi ci consulteremo per tempo.(cmq nn è male virgils considerando soprattutto la posizione iperturistica)
this is new york city!! ;) ciao
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