Un'altra operazione importante è quella della battitura. Bisogna rendere la costoletta (questo il nome originale) molto sottile, ma è importante fare attenzione a non rompere le fibre della carne o spappolarla.
Quindi si passa alla fase della panatura: pangrattato (ma c'è chi usa farina), poi si immerge nell'uovo sbattuto e poi di nuovo pangrattato. Quest'operazione chiamata anche doppia panatura ha due scopi, il primo è quello di far aderire più uovo sulla carne, che altrimenti scivolerebbe via, ma anche di togliere l'umidità della carne che farebbe saltare la panatura.
Come detto all'inzio per cuocere la cotoletta alla milanese è necessario munirsi del burro chiarificato che la rende più profumata e appetitosa e di certo anche più pesante, ma per una volta val bene la pena.
Ed ecco il risultato:
In verità avevo già parlato della cotoletta, o meglio delle orecchie di elefante ma è stato uno dei miei primi post (e nemmeno un commento) e l'esperienza sul "campo" (e in internet) si vede....
Mentre in questo post parlo delle originale Wiener Schnitzel austriache, per quanto riguarda le fonti storiche e curiosità le ho trovate su questo sito dove c'è anche la ricetta originale tratta dal Ghiottone Lombardo di C. Steiner.
4 commenti:
complimenti, sembra ottima
Qui a Copenhagen si chiama Wiener Schnitzel e viene servita insieme a dei capperi un filetto d'acciuga e un pò di rafano tritato. Devo dire che il tutto si sposa bene
Milanese! E questa che hai preparato è da primato!
e' periodo di cotolette, eh? io ho pubblicato quella bolognese...
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