Quando arriva la bella stagione c'è un calo fisiologico del consumo di carne di manzo (bistecche e filetto a parte) mentre la vendita di carni bianche aumenta. La carne rossa anche se buona e saporita, d'estate rimane sempre un po' troppo "sostanziosa" e spesso viene alternata (o sostituita) dalle carni bianche ed in particolare proprio dal pollo.
Quindi, quando si ha intenzione di mangiare un buon pollo è buona norma sceglierne uno ruspante.
Per i non addetti ai lavori magari non è facile riconoscerlo a prima vista, ma con qualche attenzione ai particolari potremmo accorgerci se un pollo è cresciuto all'aperto o no.
La prima caratteristica è il colore della pelle che deve essere di un bel giallo, il loro peso in genere oscilla tra i 2 e i 2,5 kg, sono magri (notare le dimensioni del petto e cosce) e hanno un aspetto "slanciato" rispetto agli altri ....per chiarire meglio le idee ecco una foto:
Mentre in quest'altra foto potete vedere i nostri polli nel loro "habitat" naturale, all'aperto sulle colline di Cortona (Arezzo)
La foto è tratta dal sito del nostro fornitore Pollo Valdichiana Alemas
Dopo questa doverosa premessa, passiamo alla nostra ricetta, tipicamente estiva e tradizionale romana, (in particolare usata come portata principale per il pranzo di Ferragosto) .
Il procedimento originale prevede di fare il pollo a pezzi, cuocerlo al tegame con odori a piacere, a parte su un'altra padella i peperoni fatti a pezzi e cotti con olio e cipolla (ma c'è chi usa aglio) sale e pepe (molti aggiungono anche altri "ingredienti" tipo olive, capperi ecc). Ovviamente il pollo impiegherà di più a cuocersi rispetto ai peperoni, perciò una volta pronti si possono tenere da parte e unire solamente a fine cottura del pollo per insaporirli bene e amalgamare il tutto.
Questa è più o meno la ricetta tipica, ma invece di seguirla passo passo, l'ho voluta interpretare a modo mio, stravolgendo quasi tutte le regole... ma andiamo con ordine:
Sul pollo ruspante, inutile dirlo, non si discute ma invece di farlo a pezzi l'ho solamente "intaccato" pulito bene e condito con le mie erbette miste (salvia, rosmarino, timo, maggiorana...) e messo al forno. L'ho fatto cuocere bene a 180° per più di un'ora e mezza senza olio. In un altro tegame ho fatto arrostire i peperoni (sempre al forno) fino quando si sono "sbruciacchiati" per bene li ho tirati fuori, puliti, spellati, e fatti a filetti, ho aggiunto un filo d'olio e lasciati da parte. Quando mancavano 10 minuti a fine cottura ho messo i peperoni insieme al pollo e fatto insaporire il tutto.
Note e Spiegazioni: Ho preferito la cottura al forno in quanto (secondo me) più leggera del tegame, ma anche per rendere "croccante" il pollo. Per non correre il rischio di farlo seccare l'ho lasciato praticamente intero incidendo solo nei punti di giuntura per ricavare 4 pezzi (ala, petto, sovracoscio, fusello). L'importante per una buona riuscita del pollo è l'accorgimento di non togliere la pelle poichè ha la funzione di proteggere la carne dal calore secco del forno e di fornire "l'olio" necessario alla cottura, infatti il grasso sciogliendosi sostituirà il condimento liquido e insaporirà i peperoni, senza renderli pesanti (e digeribili per tutti quelli come me che hanno dei "problemi" con queste verdure)
Altre ricette più o meno estive (a base di pollo) che ho fatto nei mesi scorsi sono: L'Insalata di Pollo , Nodini di Pollo allo Zenzero & Birra, Pollo al Curry.
5 commenti:
Buono! Ma una foto in più-
era la migliore ... :)
Pollo e peperoni non me lo faccio mai mancare. Bellissimi i polli in collina!
Un classico, buonissimo.
Non so perchè ma ho come l'impressione che il pollo sia stato messo un po' da parte recentemente, mentre meriterebbe di essere valorizzato di più.
il pollo con i peperono meraviglia contadina dimenticata dalle ricette dei chef o almeno presa in sordina nei menu ritenuto scontato nella traiettoria futurista che viene dalla spagna
.... di fendiamo la cucina di territorio difendiamo anche il pollo con i peperoni
www.chefmarco.splinder.com
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