lunedì 25 novembre 2013

Carni Magini & Food Confidential


Questa mattina c'è stata una bella sorpresa, siamo finiti sulla pagine di Food Confidential
Non sapete di cosa sto parlando? ve lo spiego subito : dopo svariate e importanti esperienze nel campo del marketing e della comunicazione, Nerina Di Nunzio fonda "Food Confidential"
"Un social media strategy, un progetto aperto di marketing, comunicazione e pubblicità che accompagna le aziende verso nuove forme di espressione per il cibo, il vino, i prodotti tipici, la ristorazione, l’ospitalità, il turismo, l’intrattenimento di qualità. Il concetto di cibo è onnicomprensivo. Dentro e dietro la parola cibo ci sono tanti significati, tutte le bevande, tutte le tradizioni, tutte le ricette, tutti i luoghi, tutte le storie" 

Periodicamente si dedica anche ad approfondimenti ed esplorazioni 
gastronomiche ecco perciò nascere: 
"viaggio nella carne"A guardarsi intorno, a Roma ma probabilmente in tante altre città, molte macellerie di un tempo non ci sono più. Cosa sta succedendo?  

La Grande Distribuzione sta prendendo il sopravvento e il consumatore non ha tempo e tutto rema contro quelle bellissime tradizioni in cui andare dal macellaio significava anche poter parlare con una persona esperta in grado di dare dei consigli sulle preparazioni e di svelarti i segreti dei tagli e delle tipologie della carne.- (nerina di nunzio)



Ecco il link dove trovate il post su Carni Magini
Buona lettura !!!

venerdì 15 novembre 2013

Il bollito alla Piemontese

Dopo tanto tempo ritorno a scrivere un post "didattico" e strettamente legato alla carne, ovvero il Bollito.
Tempo fa  scrissi due post dedicati all'argomento con le  indicazione principali  per ottenere un buon brodo e la scelta dei pezzi di carne più adatti  per ottenere un buon bollito (attenzione, sono due procedure ben diverse).

Il discorso sembrerebbe esaurito, se non che questa mattina ho trovato nella pagina facebook di EUROCARNI (rivista specifica del settore) il link alla 
dove si possono trovare tante informazioni interessanti e cenni storici, ma soprattutto
 i tagli e la composizione  del famoso Bollito alla Piemontese.

La caratteristica di questo bollito è la regola del 7, ovvero sette tagli di carni e sette frattaglie (o ammennicoli)
e sette verdure di accompagnamento. Solo in questo modo si ottiene un vero classico bollito, in modo da allestire il famoso "carrello" che si può trovare ancora in qualche ristorante. 




Infine è previsto anche il programma del banchetto.


Sicuramente questo non è un bollito da tutti i giorni, è impegnativo sotto molto punti di vista primo fra tutti quello della quantità. Ma visto che ormai manca poco più di un mese alle feste natalizie potrebbe essere un idea per il pranzo di natale. Infine mi faceva piacere condividere questa testimonianza di una ricetta (e i suoi riti di accompagnamento) molto classica e che ormai  fa parte anche delle cultura e della storia italiana.

giovedì 7 novembre 2013

Arrosto di Tacchino Pere e Formaggio

Tempo fa avevo scritto (e cucinato) l'arrosto di tacchino alle prugne e mele. Quest'anno continua la sperimentazione con altri abbinamenti sia "alternativi" che super classici, come ad esempio: 
Pere e Formaggio


Protagonista della ricetta è sempre il tacchino, carne bianca nutriente saporita e gustosa che ben si presta ad accostamenti con frutta e non solo. Inoltre siamo entrati nel mese di novembre quindi si possono iniziare le prove generali che porteranno al festeggiamento del Thanksgiving Day

Ma veniamo all'arrosto con pere e formaggio: prima di tutto è necessaria una bella fetta di Tacchino ben aperta e battuta.  Poi si prepara la farcia una base di macinato misto tacchino e vitello, insaporito con una fettina di prosciutto cotto, parmigiano, uovo e sale. Una volta adagiata la farcia al centro della fetta si inseriscono piccoli pezzi  di pera e formaggio. Si avvolge il tutto, si lega bene ed  infine si condisce leggermente con aromi (sale, salvia, rosmarino) e si mettere a cuocere.

Essendo il tacchino una carne molto magra è preferibile una cottura al tegame, prima con olio per rosolare poi acqua e vino per un'ora circa (in alternativa anche del brodo, e comunque continuare a bagnare se il liquido si esaurisce prima della fine cottura).

Per questa ricetta ho usato un pecorino della tuscia di media stagionatura, in modo che il gusto deciso potesse reggere la cottura e l'accostamento sia alla carne che alla frutta.